La nascita e la tradizione del romanzo, sia realistico che fantastico, così come gli sviluppi moderni e contemporanei, sono fortemente radicati nel tempo e nello spazio. Le coordinate spaziali e temporali costituiscono i limiti e, nello stesso tempo, i motori della creazione narrativa. Il cronotopo bachtiniano può essere assunto come riferimento primario; ma non possono non essere presi in considerazione gli studi fondamentali di Franco Moretti (Atlante del romanzo europeo 1800-1900, 1998; Il romanzo. Storia e Geografia, 2002); si deve inoltre tenere conto del lavoro di pensatori e intellettuali come Gaston Bachelard (L’intuition de l’instant, 1932; La poétique de l’espace, 1954), Michel Foucault (Des espaces autres, 1967), Michel de Certeau (L’Écriture de l’histoire, 1975), oltre che dei contributi cruciali di Edward Said (Culture and Imperialism, 1993) e di Karl Schlögel (Im Raume lesen wir die Zeit: über Zivilisationsgeschichte und Geopolitik, 2009) La formazione del romanzo e i suoi molteplici esiti novecenteschi costituiscono un processo stratificato e sfaccettato, fatto di conflitti e trasformazioni; all’interno di questa varietà, possiamo identificare paradigmi spazio-temporali che ricorrono all’interno di un insieme di possibilità. Particolare attenzione meritano la tradizione del romanzo nazionale, le peculiarità locali e regionali, e le varie forme cosmopolite e migranti assunte dalla narrazione romanzesca, sia nei secoli passati che nella contemporaneità. Le categorie spaziali e temporali sono fondamentali anche nei graphic novels e nelle trasposizioni a fumetto dei testi letterari; inoltre, il discorso biografico e autobiografico, l’indagine sui modelli sociali ed economici, la dimensione etnica e di genere costituiscono i percorsi possibili per analizzare i cronotopi letterari nel romanzo europeo o che comunque è legato alla “master narrative”, non fosse che per contestarla e disconoscerla. Inoltre, Sempre ne l’Atlante del romanzo europeo Franco Moretti interrogava efficacemente il nesso letteratura-geografia, considerando anche i flussi di traduzioni sul mercato letterario europeo e concentrandosi sul successo di determinate tipologie narrative. Il presente progetto di ricerca di propone anche di approfondire alcune questioni collegate, quali questione dei romanzi scritti “per la traduzione” e la mutata funzione dei luoghi romanzeschi, o meglio, della “specificità locale” in era globale. Tali aspetti permetteranno di avviare una riflessione sulla ricezione delle letterature straniere nel campo editoriale italiano. Il progetto intende avviare una collaborazione fra docenti di letteratura (inglese, francese, tedesca, scandinava) del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere, e prevederà un incontro finale per condividere il risultati della ricerca nonché l’organizzazione di un laboratorio rivolto agli studenti del corso di laurea in lingue. (2018 - )