Vegetazione e artropodofauna delle geoforme pro- e perglaciali: significato ecologico e biogeografico di un complesso di habitat
Progetto Gli ambienti d’alta quota sono particolarmente sensibili ai mutamenti climatici; l’aumento delle temperature medie in ambiente alpino causa una generale risalita dei piani altitudinali, minacciando in primo luogo le biocenosi d’alta quota. Le specie possono reagire a questa tendenza adattandosi, estinguendosi oppure migrando verso ambienti più idonei; tuttavia un'attenzione crescente è stata rivolta alla possibilità per le specie di sopravvivere rifugiandosi in habitat locali idonei.. Lo studio di questo tema assume quindi un'importante valenza, perché da un lato aiuterebbe a ipotizzare scenari futuri per la biodiversità a livello regionale e dall’altro permetterebbe di meglio comprendere e interpretare i fenomeni in corso a livello locale.
L’obiettivo principale dello studio è definire il ruolo ecologico e biogeografico delle forme del paesaggio alpine caratterizzate dalla presenza di ghiaccio. L’oggetto di studio sono le quindi le biocenosi di rock glaciers, debris-covered glaciers, piane proglaciali e detrito supraglaciale recente. Lo studio agisce trasversalmente sulle tre componenti principali dell’ecosistema: il contesto abiotico, la vegetazione e la fauna. Il lavoro si propone di individuare le comunità animali e vegetali tipiche di ciascuna forma, verificare il ruolo dei diversi parametri ambientali sulla distribuzione delle specie animali e vegetali e valutare quindi il ruolo che tali ambienti rivestono nell'attuale contesto di riscaldamento climatico.
Comprendere le dinamiche di un complesso di habitat non solo fornisce utili informazioni di tipo ecologico e biogeografico, ma consente anche di elaborare con criterio scientifico sistemi di monitoraggio e misure di conservazione applicabili nel campo della tutela ambientale ad ambienti di altissimo pregio ed estremamente vulnerabili.