Studio sulla relazione tra fattori di patogenicità di Staph.aureus e la risposta immunitaria aspecifica di cellule epiteliali mammarie
Progetto La possibilità di una sopravvivenza intracellulare di batteri rappresenta un importante fattore di patogenicità, proteggendoli sia dall'azione delle difese immunitarie che di molti antibiotici. Per quanto riguarda Staphylococcus aureus e nell'ambito della patologia umana questa possibilità è tuttora oggetto di discussione, mentre è considerata come un fatto assodato nel caso della mastite bovina. Tuttavia, le indagini che abbiano dimostrato questa assunzione sono molto poche e recenti nostre indagini non sembrano confermare questa assunzione. Per contro, sia indagini effettuate da altri gruppi di ricerca che nostre hanno dimostrato come le cellule epiteliali mammarie svolgano un ruolo importante nella produzione di sostanze antibatteriche e come tali possono avere un ruolo importante nel sistema delle difese innate dell'organismo. Non vi sono al momento indagini che abbiano riguardato sia il ruolo dell'invasione cellulare da parte di Staph.aureus nel caso di mastite e se questa invasione induca un'alterata risposta a livello di immunitatà aspecifica delle cellule epiteliali mammarie.
Per contribuire a migliorare le nostre conoscenze su questi aspetti, la ricerca si prefigge di verificare:
1. la capacità di ceppi di Staph.aureus caratterizzati da diversi pattern genetici, di aderire, invadere e sopravvivere in una linea cellulare stabilizzata di cellule epiteliali mammarie (BME-UV).
2. la risposta immunitaria aspecifica (citochine) indotta dall'interazione tra i batteri e le cellule epiteliali mammarie.
A tale scopo saranno considerati almeno 30 ceppi di Staph.aureus caratterizzati da:
a. diverso pulsotipo (valutato mediante PFGE su stumentazione CHEF II Biorad)
b. diverso pattern per fattori di patogenicità (efb, spa, emolisine alfa, beta e delta, pvl, luk D E M). La valutazione della presenza di tali geni sarà effettuata mediante PCR con metodica già messa a punto nei nostri laboratori che utilizza elettroforesi capillare su chip (Agilent Bioanalyzer 2100)
Le cellule epiteliali mammarie verranno messe a contatto con i ceppi di Staph.aureus e verrà misurata dopo 6 ore la carica batterica extra- ed intra- cellulare, mediante le tradizionali tecniche microbiologiche.
Verrà inoltre misurata la produzione di citochine (IL1-beta, TNFalfa, IL6 e IL8) mediante Real Time PCR in confronto con la produzione osservata in cellule non esposte a batteri (controllo negativo). Per tali determinazioni si applicheranno le metodiche attualmente in uso presso i nostri laboratori su strumentazione Opticon 2 ed analisi con software Rest 2005.
Le conoscenze acquisite con questa indagine consentiranno di verificare quanto possa essere frequente la presenza di batteri endocellulari e, in caso di riscontro positivo, anche di contribuire a delucidare i meccanismi patogenetici dell'invasione cellulare e l'eventuale influenza sulla patogenesi delle infezioni mammarie.