Processi geomorfologici, pedologici ed uso del suolo nella Pianura Padana Centrale dell'Olocene Medio, tra età del Rame ed età del Bronzo: cambiamenti climatico ambientali.
Progetto A fronte della crescente preoccupazione per il cambiamento climatico in atto, appare di particolare significato, nell'ambito delle Scienze della Terra, indagare sul rapporto fra civiltà del passato e clima, al fine di comprenderne i mutui condizionamenti. Poiché alcuni ricercatori sostengono che l'anomala concentrazione dei gas serra nell'atmosfera, principale causa del riscaldamento globale in atto, pre-dati di millenni la rivoluzione industriale e sia connessa alla introduzione dell'agricoltura e dell'allevamento, appare significativo ricostruire i mutamenti ambientali olocenici nelle aree di maggiore pressione antropica.
In area padana e nel confinante Appennino, l'intervallo cronologico tra fine Atlantico e Suboreale, comprendente le civiltà dell'età del Rame e dell'età del Bronzo, e fra queste quella delle Terramare, acquista un significato paradigmatico, poiché ad esso risale la prima deforestazione della pianura padana, il primo esperimento di agricoltura intensiva, sostenuta da sistemi irrigui cui si accompagna lo sfruttamento delle aree montane specie per pascolo transumante. All'attività dell'uomo si intreccia poi il deterioramento climatico che segue l'Ipsitermico postglaciale.
Il presente progetto intende studiare, mediante casi di studio mirati, le vicende del paesaggio padano fra la tarda età del Rame(primi grandi disboscamenti mediante incendio ed utilizzazione opportunistica della rete idrica) fino alla piena età del Bronzo (completo disboscamento e sfruttamento delle risorse idriche mediante apparati idraulici). La ricerca si avvale di metodi avanzati della geomorfologia, geoarcheologia e geopedologia. A partire da quest'anno inoltre sono inserite nel gruppo di ricerca le competenze nel campo della geofisica per le prospezioni su siti archeologici atti ad individuare forme sepolte ed aree di attività.
Verranno studiati i seguenti casi
- Siti della pianura parmense. Numerosi scavi di emergenza, che si seguono in cooperazione con la Soprintendenza archeologica dell'Emilia Romagna (S.Pancrazio, Comparto Tre, Sant'Ilario) hanno messo in luce suoli alluvionali con tracce di deforestazione e frequentazione eneolitica e dell'età del Bronzo.
- Terramara di Santa Rosa di Poviglio (RE). Si intende procedere all'esplorazione e dell'antico suolo dell'età del Bronzo nei dintorni del sito; verrà inoltre aperto un nuovo settore di scavo tra villaggio piccolo e villaggio grande al fine di porre in luce le possibili strutture idrauliche ad essi interposte. Su questo obiettivi è prevista, particolarmente, l'attività di prospezione con tecniche geofisiche.
- Terramara Torretta di Noceto (PR). Verrà affrontata l'esplorazione delle parti più profonde della vasca,ed aperti saggi nel vicino paleoalveo per evidenziare interventi antropici nella sua gestione in età del Bronzo.
- Studio dei suoli nell'area del crinale Tosco-Emiliano al fine di porre in luce eventuali effetti dell'impatto antropico nell'intervallo cronologico di riferimento.