Studio sperimentale randomizzato, crossover, in doppio cieco, sugli effetti dell'esposizione acuta a particolato sulla modulazione autonomica cardiovascolare, la funzione cardiopolmonare, la risposta immuno-infiammatoria e il rischio trombotico, in soggetti volontari sani.
Progetto L' OMS ha recentemente stimato che l'inquinamento atmosferico sia responsabile di circa 800.000 morti premature all'anno nel mondo. Negli ultimi anni stanno emergendo sempre piu' evidenze che sia soprattutto l'esposizione al particolato a rappresentare il fattore di rischio per la salute della popolazione, principalmente in relazione alle patologie cardiopolmonari.
I meccanismi eziopatogenetici responsabili dell'associazione tra esposizione all'inquinamento atmosferico e le malattie cardiovascolari non solo ancora del tutto chiariti. A tale proposito, numerosi studi preclinici hanno riportato una significativa associazione tra la concentrazione di particolato e variazioni della variabilita' della frequenza cardiaca (HRV), indice di rischo cardiovascolare, aumento dello stress ossidativo polmonare, attivazione della cascata infiammatoria e alterazione del bilancio tra meccanismi trombotici e fibrinolitici a vantaggio dei primi. Studi epidemiologici e osservazionali hanno suggerito che l'esposizione a all'inquinamento atmosferico possa peggiorare i sintomi anginosi, esacerbare l' ischemia miocardia sotto sforzo e causare infarto miocardio. Tali osservazioni cliniche sono limitate dall'effetto di potenziali fattori confondenti ambientali e sociali e dalla mancanza di dati con rapporto causa-effetto. Per tale motivo, l'esposizione controllata all'inquinamento atmosferico mediante sistemi di esposizione studiati ad hoc potrebbe fornire uno strumento per superare tali limiti.
METODI. Abbiamo disegnato uno studio randomizzato, in doppio cieco e crossover, per valutare gli effetti delle somministrazione controllata di tre miscele diverse, 1) aria filtrata, 2) aria filtrata+particolato e, 3) aria filtrata+particolato+gas in un gruppo di soggetti volontari sani (n=15). I gas verranno somministrati utilizzando un circuito respiratorio chiuso senza ricircolo. In tal modo potremo meglio investigare il ruolo del particolato e dei gas combusti nel determinare gli effetti indotti sull'organismo dall'esposizione acuta all'inquinamento atmosferico su un certo numero di variabili coinvolte con il rischio cardiovascolare:
1) sulla bilancia simpatovagale cardiaca, valutata attraverso l'analisi spettrale della variabilita' della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, e sulla sensibilita' barocettiva spontanea, in condizioni di riposo e durante sforzo fisico moderato;
2) sulla funzionalita' cardiorespiratoria testata mediante test cardiopolmonare;
3) sull'attivita' nervosa simpatica vascolare registrata direttamente dal nervo peroneale mediante tecniche microneurografiche
4) sulla funzione della risposta immuno-infiammatoria attraverso la valutazione dei sistemi del complemento e di contatto
5) sul rischio trombotico mediante una singola procedura integrata che misura la generazione di trombina del plasma.
RISULTATI ATTESI. I risultati dello studio potrebbero contribuire a chiarire i rapporti fra malattie cardiovascolari e inquinamento atmosferico.