Modulazione dei recettori per somatostatina e dopamina: un potenziale target terapeutico in modelli di carcinoma prostatico umano
Progetto PRESUPPOSTI Durante la sua progressione, il carcinoma prostatico perde l'androgeno-dipendenza e quindi viene meno anche la possibilità di una risposta positiva al trattamento con le terapie ormonali solitamente impiegate nei primi stadi del suo sviluppo. Per questo motivo, la ricerca negli ultimi anni si è orientata verso l'individuazione di nuovi potenziali target per la cura di pazienti affetti da carcinoma prostatico in fase avanzata. Tra questi spicca il sistema di somatostatina, oggetto di una prima serie di studi da parte del nostro laboratorio. Abbiamo infatti osservato che il modello cellulare di carcinoma prostatico androgeno-dipendente, LNCaP, presenta espressione genica e proteica dei vari sottotipi di recettore per somatostatina. Inoltre, abbiamo osservato che la somatostatina e agonisti per i recettori sst2 e sst5 riducono la proliferazione delle cellule LNCaP con un profilo farmacologico peculiare. L'attivazione di tali recettori da parte di agonisti di sintesi di somatostatina, così come da parte delle più recenti dopastatine, composti che agiscono simultaneamente sui recettori somatostatinergici e dopaminergici, provoca, attraverso una dinamica recettoriale differente (omo/etero dimerizzazione, trafficking di membrana, desensitizzazione, ecc), secondo studi recenti, una inibizione della secrezione ormonale e in parte della proliferazione in vari modelli sperimentali. Lo studio proposto è quindi la ulteriore estensione del progetto su modelli sperimentali di carcinoma prostatico già in atto nel laboratorio, allo scopo di affrontare nuove tematiche, indicate sotto.
DESCRIZIONE E OBIETTIVO DELLA RICERCA Lo studio qui presentato si propone di valutare:
a) l'espressione genica e proteica dei 5 sottotipi recettoriali della somatostatina e dei recettori dopaminergici (D1R-D5R) in linee cellulari umane di carcinoma prostatico androgeno-dipendente (LNCaP) e indipendente (DU145) (analisi real time PCR, Western blot);
b) la variazione dell'espressione dei vari recettori in condizioni standard di coltura (medium al 10% di FBS) rispetto alle condizioni sperimentali (medium al 2% di FBS) (analisi real time PCR, Western blot);
c) il possibile ruolo svolto da somatostatina, dopamina e da alcuni analoghi agonisti, anche chimerici (dopastatine) nella proliferazione, regolazione del ciclo cellulare e apoptosi nelle suddette linee cellulari (incorporazione di 5-bromo-2'-desossiuridina, analisi con FACSscan);
d) il profilo di secrezione di fattori di crescita rilevanti per la progressione del carcinoma prostatico come IGF, EGF, TGFbeta, PDGF e VEGF nel mezzo di coltura delle linee celulari indicate, in seguito al trattamento con le sopracitate molecole (analisi antibody array).
Il presente studio potrà quindi mettere in evidenza nuovi meccanismi cellulari in grado di contrastare la progressione del carcinoma prostatico in modelli sperimentali, con la speranza di un trasferimento ragionevolmente rapido anche al setting clinico.