MESSA A PUNTO DI UN SISTEMA IN VITRO PER LO STUDIO DELL¿INTERAZIONE TRA HHV-6 E Cryptococcus neoformans A LIVELLO DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Progetto Negli ultimi anni, i casi di infezioni polimicrobiche sostenute da microrganismi diversi sono notevolmente aumentati, specialmente in ospiti immunocompromessi e immunodepressi. A livello del Sistema Nervoso Centrale (SNC), le manifestazioni cliniche possono variare considerevolmente e il meccanismo patogenetico che le caratterizza rimane ancora sconosciuto.
L¿herpesvirus umano 6 (HHV-6) è l¿agente eziologico della malattia esantematica infantile roseola infantum. Spesso l¿infezione decorre in modo asintomatico, ma occasionalmente può esitare in episodi convulsivi, encefaliti o encefalopatie.
È stato di recente ipotizzato un coinvolgimento dell¿herpesvirus umano 6 (HHV-6) in numerose patologie del SNC, ma, malgrado le interessanti evidenze ottenute nei singoli pazienti (case reports), l¿esatto significato delle molteplici associazioni proposte rimangono da essere chiarite.
Cryptococcus neoformans è un lievito ubiquitario opportunista con spiccato neurotropismo (severe meningoencefaliti a volte anche ricorrenti). Gli individui più vulnerabili sono soggetti con deficit idiotipici dei linfociti T, trapiantati e pazienti con AIDS. C. neoformans è in grado di scatenare un ampio range di risposte infiammatorie tissutali, provocate sia dalla presenza di peculiari strutture fungine (capsula polisaccaridica) sia dalla capacità di immunomodulazione.
Quest¿ultima caratteristica, unitamente all¿ubiquitarietà e allo spiccato neurotropismo, lo accomuna all¿herpesvirus HHV-6, specialmente alla variante HHV-6A.
Alcuni autori hanno già osservato come HHV-6 sia in grado di deregolare la risposta monocitica anticriptococcica.
Lo scopo del progetto proposto è lo studio in vitro del meccanismo patogenetico di HHV-6 e di C. neoformans nel SNC, attraverso la messa a punto di un modello di infezione e di co-infezione. Ci si propone di utilizzare due distinte linee cellulari (MO3.13 e THP-1) che possano essere utili nella comprensione dei diversi meccanismi infettivi e delle caratteristiche fenotipiche delle cellule infettate, in primis della capacità immunomodulatoria dei due microrganismi.
In seguito a singola e doppia infezione con il virus HHV-6A (strain U1102) e con C. neoformans (ceppo BPY22, isolato da liquido cefalorachidiano di un paziente con AIDS) verranno valutate:
· la permissività delle due linee cellulari all¿infezione;
· le caratteristiche morfologiche, legate alle diverse fasi di infezione virale, quali presenza/assenza di placche di lisi e formazione di sincizi;
· l¿espressione dei prodotti genici virali normalmente espressi in fase di latenza e replicativa (mediante RT-PCR per geni Immediate-Early, Early e Late);
· la sopravvivenza e moltiplicazione intracellulare di C. neoformans;
· l¿effetto dell¿infezione e della co-infezione sulla produzione di citochine e chemochine, valutando quantitativamente sia l¿espressione di mRNA di molecole quali RANTES, MCP-1, TNF-a e IL-12 sia la loro presenza nei surnatanti cellulari (ELISA).