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  1. Pubblicazioni

I tocoferoli nell’alimentazione : il contributo dei legumi

Altro Prodotto di Ricerca
Data di Pubblicazione:
2010
Citazione:
I tocoferoli nell’alimentazione : il contributo dei legumi / G. Boschin, D. Resta, A. Arnoldi. ((Intervento presentato al 8. convegno Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti tenutosi a Marsala nel 2010.
Abstract:
I tocoferoli sono fitonutrienti di grande interesse in quanto riducono lo stress ossidativo e contrastano alcune patologie croniche come le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e malattie degenerative dell’occhio [1]. Dal punto di vista chimico, sono una classe di quattro isomeri, alfa-T, beta-T, gamma-T e delta-T, che si differenziano per il numero e la posizione dei gruppi metilici presenti sull’anello benzenico. Questi isomeri presentano diversa attività: l’isomero alfa è il principale imputato per gli effetti benefici sulla salute, mentre l’isomero gamma ha un ruolo rilevante nella protezione della frazione lipidica del seme delle piante in cui è contenuto [2]. Le leguminose, grazie alla composizione chimica dei loro semi, risultano essere una potenziale fonte di composti bioattivi tra cui antiossidanti sia idrosolubili, sia liposolubili come i tocoferoli [1]. In questo lavoro, è stato valutato il contenuto di tocoferoli nei semi delle principali classi di legumi da granella che fanno parte della dieta mediterranea: lupino (Lupinus, 3 specie: L. albus, L. angustifolius, L. mutabilis), ceci (Cicer arietinum), lenticchie (Lens culinaria), fagioli (Phaseolus vulgaris), piselli (Pisum sativum), fave (Vicia faba) e soia (Glicine max). La procedura sperimentale prevede che dai semi, ridotti a farina; sia estratta la frazione lipidica tramite soxhlet con esano per 6 ore; l’olio così ottenuto è analizzato in HPLC con rivelatore fluorimetrico, utilizzando una colonna a fase diretta Lichrosorb Si60 con n-esano:isopropanolo (99:1, v/v) come eluente. La quantificazione è effettuata tramite allestimento di rette di taratura per i diversi isomeri. L’isomero gamma è risultato essere il più abbondante in tutti i campioni analizzati, mentre l’isomero beta non è mai stato rilevato. Il contenuto totale di tocoferoli nei semi di soia è in media di 14 mg/100 g, seguito da lupino e ceci 8-10 mg, da fave e lenticchie 4-6 mg, e infine dai fagioli circa 2-4 mg, in buon accordo con la letteratura [3-4]. Per quanto riguarda il lupino, i contenuti medi delle tre specie analizzate sono 10.2 mg/100 g: L. mutabilis, 9.7 mg/100 g per L. albus e 8.6 mg/100 g di semi per L. angustifolius, con significative differenze tra le cultivar di L. albus e maggiore omogeneità tra quelle di L. angustifolius. In conclusione, tra gli alimenti di origine vegetale il contributo dei legumi all’apporto di tocoferoli nella dieta è sicuramente importante; inoltre, considerando che essi contengono anche buone quantità di polifenoli, i legumi provvedono in modo significativo al nostro intake di sostanze antiossidanti. 1. P.M. BRAMLEY, I. ELMADFA, A. KAFATOS, ET AL. J. Sci. Food Agric. 80, 913-938 (2000). 2. Y. CHO, K. YEUM, C.Y. CHEN, G. BERETTA, ET AL. J. Sci. Food Agric. 87, 1096-1107 (2007). 3. H. YOSHIDA, Y. TOMIYAMA, M. SAIKI, Y. MIZUSHINA, J. Am. Oil Chem. Soc. 84, 1031-1038 (2007). 4. C.J. WYATT, S.P. CARBALLIDO, R.O. MENDEZ, J. Agric. Food Chem. 46, 4657-4661 (1998).
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
G. Boschin, D. Resta, A. Arnoldi
Link alla scheda completa:
https://air.unimi.it/handle/2434/160159
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Settore CHIM/10 - Chimica degli Alimenti
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