Valorization of wine industry by-products: characterization of phenolic profile and investigation of potential healthy properties
Abstract
Data di Pubblicazione:
2023
Citazione:
Valorization of wine industry by-products: characterization of phenolic profile and investigation of potential healthy properties / C.M. DI LORENZO, C. Bani, F. Mercogliano, A. Bosso, P.A. Restani - In: Vitiviniculture and Information Technologies[s.l] : 978-2-85038-083-9, 2023 Jun. - ISBN 978-2-85038-083-9. - pp. 411-412 (( Intervento presentato al 44. convegno World congress of vine and wine tenutosi a Cádiz /Jerez nel 2023.
Abstract:
Le stime dell’OIV indicano, nel 2022, una produzione mondiale di vino intorno ai 260 mhL. Dal quantitativo totale di uva impiegata nella produzione mondiale di vino sono stati generati 20 milioni di tonnellate (circa il 30%) di sottoprodotti, principalmente nell'Unione Europea. I sottoprodotti della vinificazione più abbondanti sono le vinacce, contenenti semi, raspi e bucce: vengono generati dalla pressatura di uve rosse e bianche per la produzione di mosto o vino. Sebbene le vinacce siano in parte utilizzate per produrre alcol e distillati, l’entità di sottoprodotti generati dall'industria vitivinicola rimane una problematica di rilievo a causa del negativo impatto ambientale ad essi correlata. In questo contesto, sia il Green Deal europeo che l'OIV (piano strategico 2020-2024), incoraggiano l'economia circolare attraverso il riutilizzo degli scarti e la gestione dei sottoprodotti agroalimentari, emanando linee guida in accordo con la “green chemistry”. La necessità di una maggiore sostenibilità del settore vitivinicolo ha orientato l’interesse della ricerca scientifica verso possibili modalità alternative di gestione dei sottoprodotti della vinificazione, ad esempio impiegandoli per la formulazione di alimenti arricchiti o funzionali. Diversi studi dimostrano che le vinacce d'uva potrebbero essere un'importante fonte di composti a valore aggiunto con potenziali effetti salutistici come i polifenoli, tra cui principalmente i flavonoidi, acidi fenolici e stilbeni. Partendo da questo presupposto, lo scopo dello studio è stata la preliminare caratterizzazione del profilo fenolico e la valutazione di diverse attività biologiche in vitro (attività antiossidante, inibizione dell'alfa-amilasi, inibizione della dipeptidil peptidasi IV) di diversi sottoprodotti della vinificazione provenienti da differenti cultivar di Vitis vinifera.
Dieci campioni di sottoprodotti della vinificazione, provenienti da vitigni a bacca rossa (Barbera, Grignolino e Uvalino) e raccolti durante le diverse fasi di vinificazione dal 2015 al 2018, sono stati forniti dal CREA (Asti, Italy).
Il profilo fenolico dei campioni è stato valutato utilizzando diversi saggi spettrofotometrici: 1) il saggio di Folin-Ciocalteu per determinare il contenuto totale di polifenoli (TPC), espresso come equivalenti di acido gallico (GAE/g); 2) il metodo del pH differenziale per quantificare il contenuto totale di antociani (TAC) espresso in equivalente cianidina (μg CY/g); 3) il test della vanillina per valutare il contenuto di flavan-3-oli nei semi, espresso come equivalenti di catechina (C) (mg C/g). L'attività biologica in vitro è stata valutata mediante: 1) DPPH (1,1-difenil-2-picrilidrazile) per la valutazione dell'attività scavenger i radicali liberi (mg GAE/g); 2) FRAP (Ferric Reducing Antioxidant Power) per valutare la riduzione della triridiltriazina ferrica (Fe3-TPTZ) (mmolEFe2+/g); 3) test di inibizione dell'alfa-amilasi, al fine di valutare il potenziale impatto sulla digestione dei carboidrati; 4) saggio di inibizione di DPP-IV allo scopo di valutare i possibili effetti sul controllo della glicemia.
I dati preliminari ottenuti dai campioni inclusi nello studio mostrano che: 1) dopo la vinificazione, è stata osservata una diminuzione media del TPC di ~ 70% nelle vinacce; 2) la vinificazione ha influenzato in maniera inferiore il TPC e l'attività antiossidante dei campioni contenenti solo semi (~17%), suggerendo il significativo contributo all'attività biologica dei flavan- 3-oli; 3) i risultati ottenuti dai differenti test antiossidanti hanno mostrato un andamento comparabile, risultando tra loro ben correlati (R2>0.98); 4) i campioni contenenti procianidine sono risultati tra i più promettenti nell'inibire l'attività dell'alfa- amilasi
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Elenco autori:
C.M. DI LORENZO, C. Bani, F. Mercogliano, A. Bosso, P.A. Restani
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Titolo del libro:
Vitiviniculture and Information Technologies