IMPOLLINET - Conoscere e proteggere gli impollinatori nel Parco Nazionale dello Stelvio - Azioni di censimento, monitoraggio, valutazione e di sensibilizzazione
Progetto Il territorio del Parco Nazionale dello Stelvio è posto per il 70% al di sopra dei 2000 m di quota. Gli ecosistemi di montagna sono spesso caratterizzati da habitat frammentati e diversificati, che ospitano una notevole biodiversità. Un elemento chiave per l’equilibro e il funzionamento di tali ecosistemi risultano essere le interazioni fiori-artropodi, ma le conoscenze sul tema risultano tutt’ora limitate in questi ambienti. In particolare, caratterizzare tali interazioni nei diversi habitat e comprendere l’effetto della gestione dell’agroecosistema alpino sulle comunità di visitatori fiorali, risulterebbe di fondamentale importanza per azioni di tutela e conservazione degli insetti pronubi, attualmente minacciati dai cambiamenti climatici e da altri elementi di pressione antropica quali le pratiche agricole.
Obiettivi
Per avere un quadro il più possibile rappresentativo dell’entomofauna pronuba di alcune tipologie di habitat “aperti” nel Parco, si prevede di indagare, per il terzo anno consecutivo (2021-2022-2023), tre taxa riconosciuti per il loro ruolo nei processi di impollinazione, oltre che per la loro sensibilità nei confronti della gestione del territorio e dei cambiamenti climatici: Lepidotteri (Lepidoptera Rhopalocera), Imenotteri Apoidei (Hymenoptera Apoidea), Ditteri Sirfidi (Diptera Syrphidae). Oltre al censimento delle comunità di pronubi appartenente ai taxa sopra elencati, l’attività di ricerca prevederà l’approfondimento delle conoscenze della rete piante-impollinatori in differenti habitat d’alta quota.
Alla luce dei dati raccolti nel corso delle indagini condotte nel biennio 2021-2022, ci si propone di continuare l’indagine avviata in Val Martello andando a operare solamente nei siti posti alle quote più elevate tra quelli individuati per i campionamenti svolti negli anni precedenti (praterie e pascoli alpini).
La scelta di indagare solamente gli ambienti di alta quota è legata al fatto che sono i più rappresentati nei confini del Parco Nazionale dello Stelvio ed è dovuta all’urgente necessità di approfondire le conoscenze sulle comunità di artropodi visitatori fiorali di questi ambienti poco
indagati e particolarmente soggetti ai cambiamenti climatici in atto. Inoltre, per le caratteristiche intrinseche di tali ambienti, il materiale raccolto risulta numericamente più limitato di quanto ottenuto alle quote inferiori. I dati finora ottenuti necessitano quindi di un’ulteriore integrazione per giungere ad una caratterizzazione completa e che limiti i potenziali bias stagionali.
Il monitoraggio degli impollinatori Apoidei e Sirfidi all’interno del Parco sarà infine utile per completare il quadro conoscitivo acquisito negli anni scorsi grazie alle indagini cofinanziate dal Ministero dell’Ambiente a valere sui fondi ex cap. 1551, e le checklist relative alle zoocenosi
presenti nel Parco e alle loro eventuali variazioni temporali.
Gli obiettivi generali del progetto sono pertanto così riassumibili:
1) Completare un primo quadro conoscitivo della biodiversità floristica e di quella faunistica (specialmente Lepidotteri, Apoidei e Sirfidi) presenti in praterie e pascoli di alta quota della Val Martello;
2) Fornire una visione d’insieme delle comunità di artropodi visitatori fiorali nei diversi contesti gestionali indagati e comprendere quali siano i fattori ambientali che impattano sulla composizione di tali comunità, elaborando i dati ottenuti durante le stagioni di campo svolte nel 2021, 2022 e 2023;
3) Ricostruire le reti di interazione “specie floristiche – artropodi visitatori dei fiori” all’interno dei plot censiti e comprendere il ruolo dei singoli taxa nell’impollinazione delle specie floristiche presenti nell’area di studio, elaborando i dati ottenuti delle analisi palinologiche condotte sul polline trasportato dagli artropodi visitatori fiorali campionati nel corso del 2021, 2022 e 2023.