Il progetto è dedicato all'analisi delle relazioni tra deformazione e sviluppo di nuove associazioni ignee e/o metamorfiche in corrispondenza dei margini attivi attuali o fossili (subduzione-collisione, rifting continentali, dorsali oceaniche e suture ofiolitiche). Essi si identificano con le vecchie zone di estensione e convergenza individuabili nelle porzioni di litosfera appilate in scaglie crostali, nelle Alpi Europee, nell’Appennino, nelle catene circum-mediterranee e nel Monashee Range (Cordigliera Canadese, British Columbia). In tutti questi casi gli episodi di estensione ed ispessimento si sono susseguiti durante cicli tettonici successivi, di cui l'ultimo tardo-Mesozoico/Terziario. L'analisi meso e micro-strutturale è rivolta alla redazione di carte geologiche che contengono le traiettorie delle foliazioni secondarie e primarie, la cronologia relativa tra le meso-microstrutture, le informazioni sul loro supporto mineralogico. Questi dati saranno completati dalla stima delle condizioni PT raggiunte durante lo sviluppo dei fabric successivi. In tal modo, l'evoluzione tettonica-metamorfica ed ignea viene ricostruita all’interno di volumi di litosfera oceanica o continentale, giustapposti in scaglie tettoniche nei domini interno ed esterno delle catene, o nei contesti distensivi. Questo quadro tettonico costituisce la base per l’individuazione degli ambienti geodinamici di accrezione e deformazione delle singole unità strutturali. Al grande dettaglio dei dati prodotti dall’analisi strutturale e petrologica, sia in termini di accuratezza sia di quantità, per la comprensione della dinamica della crosta intermedia-inferiore e del mantello litosferico, si contrappone una minore definizione ed abbondanza dei dati di cronologia radiometrica. Un miglioramento significativo sarebbe prodotto dalla nuova acquisizione di dati geocronologici, mirata sui successivi stadi di riequilibrazione tessiturale e mineralogica che caratterizzano le evoluzioni PTdt delle singole unità tettoniche. Per raggiungere questo obiettivo l’utilizzo di minerali come ad esempio lo zircone come geocronometro può risultare strategico.
Stadi di sviluppo della ricerca: analisi meso-strutturale e regionale e sintesi dei dati; raccolta di campioni con evoluzione strutturale nota e con le composizioni pi ù sensibili alle variazioni P-T; analisi microstrutturale ed quantitativa con diffrazione a raggi X, SEM e microanalisi (WDS-EDS EMPA) dei campioni caratterizzati strutturalmente, ove necessario supportate da analisi diffrattometriche, per una precisa quantificazione delle condizioni fisiche del metamorfismo (P e T), nei vari stadi deformativi; definizione percorsi P-T-t-d; determinazioni delle età radiometriche assolute su roccia totale e minerali critici che definiscono i fabric sovrapposti; interpretazione geodinamica dell'evoluzione tettonica.