Il gruppo di ricerca collega diversi docenti che si confronteranno in modo proficuo e complementare a partire da tradizioni di studi differenti e con diversificate metodologie di lavoro. Verrà affrontato uno spazio cronologico determinato nella storia del cristianesimo: il medioevo e l’età moderna non in continuità cronologica, ma nella concreta “costruzione” dei documenti, attraverso il lavoro dei notai, l’uso e la conservazione documentaria medievale in età moderna, per giungere al dibattito ideologico e religioso sei-settecentesco. Nella religiosità medievale e di età moderna coesistono controversie interne, conflitti tra poteri, capacità di “costruzione”: si tratta di elementi importanti che possono essere analizzati attraverso prismi diversi assumendo così particolare significato se studiati non nel brevissimo periodo, ma nella medio-lunga durata.
Verranno analizzati in modo complementare vita religiosa e istituzioni ecclesiastiche nel loro rapporto con la società urbana e rurale: a partire da monasteri, conventi, parrocchie, confraternite, all’interno dei quali variamente si costruisce la religiosità – e la sensibilità religiosa – dei fedeli attraverso la predicazione, l’insegnamento e il catechismo, sempre nel lungo periodo, senza forzare continuità, ma cogliendo nodi problematici. Sarà inoltre affrontata la marginalità della vita religiosa “ereticale” nel duro contrasto con l’istituzione repressiva dell’officium fidei.
Al positivo filone documentario, si affiancherà per l’età moderna l’analisi della storia delle idee, ove i contrasti tra probabilisti e rigoristi, tra filocuriali e antiromani, sono vivaci e di grande interesse. In particolare saranno oggetto di studio, per il primo aspetto, le diatribe attorno al pensiero teologico del marchese Scipione Maffei; nel secondo caso, gli interventi dei giansenisti lombardi su temi dottrinali quali l’infallibilità pontificia. Sarà utile anche cercare punti di contatto con quanto si pensa e si scrive in altri paesi, soprattutto in Francia, patria del gallicanesimo.
Oltre ad una eco nella lunga durata, le questioni hanno una portata allargata all’ambito europeo. Ciò imporrà il confronto con la più recente storiografia internazionale, oltre che il basilare scavo archivistico su fonti inedite conservate a Milano (Biblioteca Ambrosiana, Archivio Diocesano, Archivio di Stato), a Torino (Archivio di Stato) e a Parigi (Bibliothèque Nationale, Bibliothèque de Port-Royal, Bibliothèque de l’Arsenal, Bibliothèque Mazarine), e al parallelo dibattito ideologico in età moderna.