Nelle specie ovipare, le madri possono variare sia la quantità di risorse allocata ai propaguli, e quindi la loro taglia, che costituisce un importante predittore della fitness della progenie, sia la qualità delle uova in termini di composizione biochimica. Di recente si è evidenziato come alcune sostanze di derivazione materna contenute nelle uova, quali ormoni e antiossidanti, abbiano effetti significativi sulle caratteristiche fenotipiche e più in generale sulla fitness della progenie. In particolare, studi condotti su Uccelli, Rettili e Pesci hanno ripetutamente dimostrato che le madri depositano androgeni nelle uova in quantità variabili, e che queste sostanze hanno conseguenze sia a breve che a lungo termine sulla progenie, influenzandone la capacità competitiva, la risposta immunitaria, l'espressione di caratteri sessuali secondari (CSS), le probabilità di sopravvivenza o il successo riproduttivo, spesso con effetti differenziali su individui dei due sessi. E' stato pertanto ipotizzato che le madri siano selezionate per variare la quantità di ormoni deposti nelle uova in relazione a stimoli estrinseci ed interni in modo da promuovere le prospettive di sopravvivenza e riproduzione della progenie. Tuttavia, gli ormoni androgeni possono sortire effetti contrastanti sul fenotipo, suggerendo che i benefici ed i costi della trasmissione di queste sostanze alle uova siano bilanciati dall'azione della selezione naturale. Nell'ambito del presente progetto di ricerca sul Fagiano comune (Phasianus colchicus) ci si propone di valutare gli effetti della somministrazione in ovo di testosterone (T) su 1) accrescimento, risposta immunitaria e livelli circolanti di androgeni; 2) espressione dei caratteri sessualmente dimorfici e dei CSS maschili; 3) competizione intrasessuale maschile per l'accesso a risorse limitanti; 4) attrattiva sessuale dei maschi e comportamento di scelta sessuale femminile. Coerentemente con studi precedenti, la manipolazione dei livelli di ormoni nell'uovo sarà tale da simulare sperimentalmente un incremento della concentrazione di T entro l'ambito di variabilità naturale nelle uova da parte delle madri. Lo studio verrà condotto su una popolazione di fagiani mantenuta in cattività fino a 15 mesi dopo la schiusa, in modo da consentire ai soggetti sperimentali di raggiungere la maturità sessuale. Nel complesso, si prevede che i risultati forniranno un significativo avanzamento delle conoscenze relative alle conseguenze degli effetti materni mediati dalla qualità delle uova su caratteri morfologici e comportamentali e sui processi di selezione sessuale in specie di uccelli. Le informazioni che intendiamo raccogliere consentiranno, tra l'altro, di analizzare le covariazioni tra caratteri ornamentali maschili multipli, profilo immunologico, ormonale e diverse misure comportamentali, nonché gli effetti degli ornamenti e del profilo immunologico ed ormonale dei maschi sugli esiti della competizione intrasessuale e della scelta femminile.