Effetti della restrizione calorica sulle caratteristiche chimicho-fisiche delle membrane eritrocitarie in soggetti in sovrappeso o obesi.
Progetto L'eccesso di grasso corporeo che caratterizza l'obesità promuove l'insorgenza o accentua la morbilità di numerose patologie, quali quelle cerebro- e cardio-vascolari su base aterosclerotica, alcune forme di cancro e il diabete. Il grado d'obesità di un individuo generalmente si classifica mediante l'indice di massa corporea (IMC = rapporto tra il peso di un individuo e il quadrato della sua altezza). Studi epidemiologici hanno dimostrato che nei soggetti con eccesso ponderale il rischio di sviluppare co-morbilità, e di conseguenza la mortalità, cresce proporzionalmente all'aumento dell'IMC. Lo stress ossidativo è uno dei fattori coinvolti nella patogenesi delle co-morbilità associate all'obesità. In letteratura vi sono evidenze che l'obesità severa (IMC>35 kg/mq) è associata a uno stato di stress ossidativo. Una nostra precedente ricerca ha dimostrato che gli eritrociti di soggetti sani in sovrappeso o con obesità di I grado (25>IMC>35 Kg/mq), se paragonati a quelli d'individui normopeso di pari età, presentano un deficit strutturale e funzionale delle membrane eritrocitarie che sembra derivare da processi perossidativi (Cazzola R et al 2004 J Lipid Res 45:1846-1851). Nei soggetti con 25>IMC>35 la perdita di peso mediante diete ipocaloriche se da un lato può migliorare lo stato dello stress ossidativo, in virtù della riduzione di adipe, dall'altro può esporre a carenze di nutrenti essenziali che potrebbero sortire un effetto opposto. Il verificarsi di quest'ultima situazione potrebbe ridurre i potenziali effetti benefici determinati dalla restrizione calorica. Sulla base di queste premesse, intendiamo condurre uno studio per investigare gli effetti della restrizione calorica sulla funzionalità degli eritrociti in un gruppo di 60 soggetti con BMI compreso tra 25 e 35 kg/mq. Lo studio sarà condotto in collaborazione con ambulatori dietologici ospedalieri che provvederanno al reclutamento dei soggetti, alla loro caratterizzazione clinica (assenza di patologie maggiori), antropometrica, ematochimica (lipemia, glicemia, insulinemia, ormoni tiroidei, adipochine e marker infiammatori) e nutrizionale (diari alimentari), e, alla formulazione di una dieta ipocalorica (deficit di 800 kcal/die rispetto al fabbisogno), bilanciata e personalizzata. Il nostro gruppo valuterà invece l'entità dei danni ossidativi del plasma e degli eritrociti, e, alcune caratteristiche chimico-fisiche delle membrane eritrocitarie (contenuto di fosfolipidi, colesterolo, proteine e vitamina E, profilo degli acidi grassi, attività di alcuni enzimi e grado di fluidità). Il trattamento dietoterapico avrà la durata di sei mesi. Tutte le valutazioni saranno effettuate al momento del reclutamento e poi a intervalli di due mesi fino alla fine trattamento. L'obiettivo dello studio è di investigare le relazioni esistenti tra le variazioni dello stato nutrizionale e dei parametri ematochimici e antropometrici derivanti dalla dieta ipocalorica e la funzionalità delle membrane eritrocitarie.