Aspetti citofluorimetrici del mastocitoma canino e messa a punto di un pannello utilizzabile per la prognosi e la stadiazione clinica
Progetto Presupposti: Il mastocitoma (MCT) è una delle neoplasie più frequenti nel cane nel quale si manifesta spesso con noduli cutanei singoli o multipli, con o senza coinvolgimento viscerale (milza, fegato) o ematomidollare. Studi recenti hanno evidenziato come la sopravvivenza mediana dei soggetti con mastocitoma con coinvolgimento ematomidollare risulti statisticamente inferiore rispetto ai casi senza coinvolgimento ematico o midollare che richiedono spesso un approccio terapeutico differente rispetto alle forme senza infiltrazione. Da tali studi emerge l'importanza della valutazione dell'infiltrazione di cellule neoplastiche a carico del sangue periferico e del midollo osseo per la corretta stadiazione del MCT. A tutt'oggi tale stadiazione viene effettuata unicamente mediante valutazione morfologica dello striscio di sangue e midollo. Tuttavia questa tecnica risente di scarsa specificità e sensibilità e non consente di distinguere i mastociti neoplastici da quelli normalmente evidenziabili nel midollo.
Inoltre, da un punto di vista prognostico è stata spesso data importanza all'espressione di superficie ed intracitoplasmatica dell'antigene CD117 (c-kit) la cui sovraespressione e localizzazione intracitoplasmatica è correlata a maggior aggressività del MCT.
Obiettivo: Scopo del presente lavoro è valutare gli aspetti citofluorimetrici del MCT utilizzabili nella stadiazione del MCT e testare la correlazione di tali risultati con il follow-up della neoplasia al fine di mettere a punto un pannello caratterizzato da elevata sensibilità e specificità.
Descrizione: La prima fase del lavoro comporterà la determinazione del fenotipo dei mastociti neoplastici a partire da cellule ottenute per ago aspirazione o estrazione da biopsie chirurgiche. Alla luce della bibliografia disponibile verranno valutati i seguenti anticorpi: CD45, CD18 (panleucocitari), CD11b, CD11c, CD49d (linea mieloide), CD34 (precursori ematopoietici), IgE e CD117 (sia di membrana che intracitoplasmatico). In base al fenotipo evidenziato verrà messo a punto la marcatura a due colori più efficace ad identificare e tracciare la presenza dei mastociti neoplastici nel sangue periferico e midollare. La sensibilità nel discriminare i mastociti neoplastici nei differenti campioni verrà testata aggiungendo aliquote crescenti di cellule estratte dalle lesioni primarie ai campioni di sangue periferico e midollare dello stesso soggetto. Il pannello evidenziato verrà poi applicato ad un più elevato numero di campioni ematomidollari ottenuti da soggetti affetti da MCT (minimo di 30-40 casi). Particolare attenzione verrà posta alla valutazione quantitativa di CD117 per identificare la localizzazione di tale enzima e le eventuali sovraespressioni, spesso suggestive di maggior aggressività. I risultati conseguiti verranno correlati con i dati del follow-up ed i tempi di sopravvivenza per definire il cut-off utilizzabile da un punto di vista clinico-prognostico nella stadiazione del MCT canino.