Sui testi letterari spagnoli: edizioni, traduzioni, adattamenti, analisi semantico-testuale
Progetto Il progetto comprende studiosi di Letteratura e di Lingua, e verterà su testi che vanno dal Siglo de Oro al Novecento, dal punto di vista della ricostruzione testuale, del loro linguaggio in relazione a temi e motivi dominanti, e anche in un'ottica contrastiva tra le culture italiana e spagnola.
In un primo filone, partendo dagli studi sulle tipologie testuali e sul concetto di ritraduzione, si evidenzieranno i mutamenti nelle valenze intellettuali e artistiche dei nuovi testi (traduzioni indirette o adattamenti) rispetto agli originali da cui procedono. L'analisi si incentrerà sulle trasformazioni del Quijote di Cervantes -nell¿ambito, finora non indagato, delle riduzioni per la gioventù italiana nella prima metà del Novecento¿ e su una zarzuela scritta da Bécquer e Rodríguez Correa nel 1863, a partire da tre versioni italiane, a loro volta riscritture di un romanzo francese dei primi del secolo. Collateralmente, si condurrà un¿analisi semantico-testuale delle riduzioni del Quijote per l¿infanzia e la gioventù spagnole. Queste traduzioni indirette saranno analizzate come entità complesse composte da un sistema di segni linguistici, che assicurano la coerenza e la coesione testuale, e da unità funzionali, che determinano specifiche proprietà discorsive. In particolare si studieranno gli adattamenti del Quijote realizzati in Spagna dagli anni Venti all¿epoca franchista, e si valuteranno le possibilità di utilizzo di tali riduzioni in lingua spagnola nelle scuole medie italiane.
Un secondo filone del progetto verterà sul teatro aurisecolare. Si prenderà in esame, da un lato, il passaggio dal teatro de corral al coliseo (scena all¿italiana), indagando soprattutto la relazione tra spazio scenico e testo drammatico. Dall¿altro lato, si studierà una forma di composizione teatrale in voga nel XVII secolo, la scrittura di commedie in collaborazione, finora trascurata dalla critica. Un gruppo di ricerca spagnolo, che riunisce tre università castigliane, e uno in via di formazione all¿interno del nostro ateneo, organizzeranno a Milano, in ottobre, il primo convegno al mondo sul tema. L¿unità milanese presenterà la versione provvisoria di un repertorio bibliografico delle commedie in collaborazione e l¿edizione critica di uno di questi testi, esemplare di apertura di una costituenda collana.
Il terzo filone intende lavorare sui canoni della malinconia. Dalle speculazioni mediche rinascimentali deriva un sistema di immagini e metafore, usate per spiegare i disturbi mentali, e rivitalizzate dalle nuove istanze dell¿individualismo moderno e dai peculiari rapporti fra l¿io e la società. Attraverso l¿analisi diacronica di opere di vari generi, in cui si esprimono sentimenti di solitudine, sofferenza, angoscia e tedio universale, ci si propone di dare un apporto allo studio dei canoni vigenti nelle epoche illuminista, romantica, realista e dei primi decenni del Novecento, tracciando una tipologia che includa fattori linguistici, semantici e concettuali.