La colina è ritenuta un elemento nutritivo essenziale per i mammiferi quando metionina, acidi folici, e vitamina B12 non siano disponibili in quantità sufficienti nella dieta. Tale situazione sta alla base della definizione della colina come quasi-vitamina (vitamin-like). Nel caso dei ruminati tuttavia, esistono delle differenze legate al fatto che la colina è pressoché completamente degradata nel rumine (oltre il 90%), rendendo questo nutriente poco disponibile a livello metabolico. In tal senso, precedenti studi condotti in ruminati ad attitudine lattifera (bovine, Baldi e Pinotti, 2006;capre, Pinotti et al., 2008) hanno evidenziato che la colina può essere limitante per queste specie nel periodo del periparto rendendo la sua integrazione in forma rumino-protetta efficace nell'aumentare la produzione di latte. Seppur gli esatti meccanismi, che stanno alla base della risposta produttiva osservata in bovine e capre da latte, non siano del tutto chiariti, la maggior disponibilità di gruppi metilici da un lato ed un miglioramento della metabolismo lipidico dall'altro, sono stati proposti come i più probabili. Nell'ambito dell'alimentazione dei bovini da carne indicazioni al riguardo dell'efficacia dell'integrazione delle razione con colina risultano più limitate anche se i presupposti metabico-nutriziolai per questo nutriente appaiono del tutto simili alle bovine da latte. Partendo da questo presupposto l'obiettivo del presente studio vuole essere quello di valutare gli effetti della somministrazione di colina rumino protetta a bovini da carne allevati in una realtà italiana. Il protocollo sperimentale prevederà la somministrazione di 5 g/capo/giorno di colina rumino protetta agli animali in produzione per un periodo minimo di 12 settimane antecedenti la macellazione. A tal fine si individueranno 2 gruppi sperimentali rappresentati da: CRT- no colina+supporto; RPC 5g capo die di colina+supporto. Ad ogni gruppo saranno assegnati 4 box da 8-9 animali dello stesso tipo genetico. Ogni singolo box quindi ripresenterà l'unità sperimentale. I parametri da investigare saranno: analisi chimico fisiche della razione (ss, PG, LG, FG, NDF, ADL), assunzione di sostanza secca, peso vivo (inizio prova e con cadenza mensile durante il periodo sperimentale), accrescimenti medi giornalieri, peso della carcassa, resa alla macellazione. In fine al macello saranno raccolti campioni di fegato per ulteriori indagini sul tessuto epatico. L'analisi dei dati raccolti sarà effettuata secondo il modello statistico più appropriato (dati ripetuti, box entro trattamento, co-variando per il peso iniziale, ecc) scelto di volta in volta in funzione del tipo di parametro investigato. I risultati attesi dal presente studio sono: i) effetti della colina sulle performance di accrescimento; ii) effetti della colina in animali in bilancio energetico positivo; iii) effetti del trattamento a livello epatico.