Estensione del modello di Gail per la stima del rischio individuale di tumore alla mammella.
Progetto La stima del rischio individuale di cancro è stata recentemente utilizzata nella pianificazione di programmi mirati di prevenzione o sorveglianza. Il metodo proposto da Gail è ampiamente utilizzato negli USA per ottimizzare studi di intervento e prevenzione del tumore alla mammella (TM). Esso permette di stimare il rischio individuale di TM, legato ad alcuni fattori di rischio non modificabili ( età al menarca, familiarità per TM, etc)). Approfondimenti sono necessari per estendere il modello ed includere anche fattori potenzialmente modificabili, quali ad esempio quelli legati ad abitudini dietetiche. Per quantificare la probabilità individuale di diagnosi di cancro, due sono infatti le principali componenti che devono essere considerate; la prima è legata a fattori di rischio "non modificabili" ( es. fattori genetici, età al menarca, etc.), la seconda a fattori di rischio potenzialmente evitabili, come quelli legati allo stile di vita (es: dieta, BMI, etc). Si propone di estendere il modello di Gail, si da poter quantificare per ogni soggetto, il contributo relativo dei fattori modificabili rispetto a quelli non modificabili. La procedura sarà applicata utilizzando: I) dati relativi ad una coorte di donne reclutate nell¿ambito di un programma di screening; ii) i dati relativi all'incidenza e alla mortalità per TM, alla mortalità generale e alla sopravvivenza ottenuti dal Registro dei Tumori ; iii) i rischi relativi per i fattori di rischio di interesse derivati da uno studio multicentrico tipo caso-controllo condotto in varie province del Nord e Centro Italia e disponibili presso l'Istituto di Statistica Medica e Biometria. Lo scopo della ricerca è quello di contribuire alla definizione di linee guida nel campo della prevenzione del TM e di mettere a punto un algoritmo statistico-matematico che abbia carattere di generalità. La stima della probabilità individuale di rischio per tumore, potrebbe infatti suggerire un programma intensivo di sorveglianza qualora la componente del rischio dovuta a fattori irreversibili fosse predominante. Al contrario potrebbe risultare più appropriata una politica di intervento o di tipo educazionale, qualora l'esposizione a fattori di rischio modificabili fosse la componente più rilevante del rischio assoluto totale.