RAZIONALE: Nell'uomo, l'invasione trofoblastica avviene nel miometrio più interno, denominato anche "junctional zone". Recentemente, alcuni autori hanno correlato l'ispessimento e la disperistalsi della "junctional zone" all'endometriosi (Leyendercker et al. 2004), ipotizzando un ruolo dell'endometriosi nella patogenesi della pre-eclampsia, che è caratterizzata da un rimodellamento deficitario delle arterie spiraliformi a livello della "junctional zone" del letto placentare. Partendo da tale presupposto Brosens et al. hanno dimostrato che donne affette da infertilità associata ad endometriosi avevano un rischio significativamente più basso di sviluppare la pre-eclampsia rispetto al gruppo controllo (Brosens et al, 1972).
Nelle pazienti affette da endometriosi l'angiogenesi è incrementata, con un tasso di perfusione miometriale aumentato in fase secretiva tardiva (Xavier, 2005).
Per contro, la pre-eclampsia rappresenta un esempio di disordine associato a un insufficiente switch angiogenico, che determina una disfunzione delle cellule endoteliali, malformazioni dei vasi o ridotta rivascolarizzazione(Carmeliet, 2005/Makikallio. 2004), con conseguente alterazione della velocimetria intra-placentare già a partire da 8 settimane gestazionali (s.g.). L,adrenomedullina è un peptide vasoattivo, che aumenta in gravidanza e i cui livelli alterati sono stati associati con diverse patologie della gravidanza tra cui la pre-eclampsia e il ritardo di crescita intra-uterino (Li et al. 2006). Senna et al. hanno dimostrato che il livello di adrenomedullina nel sangue materno è più alto nelle donne con pre-eclampsia rispetto alle donne con gravidanze normali.
MATERIALI E METODI:
- Previa sottoscrizione di consenso informato, a 12 e a 35 s.g. verranno ottenuti campioni di sangue, verrà eseguito uno stick delle urine e verrà misurata la pressione arteriosa in 100 donne sane e in 100 donne affette da endometriosi, diagnosticata mediante laparoscopia. A 35 s.g. verrà inoltre eseguita un'ecografia con flussimetria per mettere in relazione l'indice di pulsatilità dell'arteria ombelicale con il valore dell'adrenomedullina.
- La concentrazione plasmatica di adrenomedullina verrà dosata in tutte le donne utilizzando un kit ELISA specifico.
- Mediante tests statistici verrà valutata la significatività dei dati raccolti e delle eventuali differenze riscontrate.
OBIETTIVO: Scopo del nostro studio è quello di verificare se nelle donne con endometriosi vi sia un rischio diminuito di sviluppare la pre-eclampsia e se tale diminuzione sia imputabile all'adrenomedullina.
Tale correlazione, se dimostrata, potrebbe permetterci di meglio elucidare l'eziopatogenesi della pre-eclampsia. L'adrenomedullina potrebbe quindi essere studiata sia per identificare le pazienti a rischio nella fase pre-gestazionale, sia come spia precoce di rischio nel primo trimestre. Inoltre, la conoscenza del pathway coinvolto consentirebbe di utilizzare tale conoscenza ai fini terapeutici.