Studi di molecole atte a limitare i danni da sostanze chimiche e biologiche su cellule primarie alveolari e bronchiali.
Progetto L'integrità dell'epitelio alveolare è di fondamentale importanza per il corretto evolvere della fisiologia del polmone. A livello degli alveoli infatti avvengono gli scambi gassosi tra plasma e aria, di conseguenza la barriera fisica che separa i due sistemi deve essere la più sottile possibile, mantenendo però intatta la sua funzione di barriera, nei confronti di microorganismi o microparticolato atmosferico.
I responsabili dell'integrità dell'epitelio alveolare sono i sistemi di giunzione, complessi proteici che permetto l'intima adesione tra le cellule. L'alterazione dei sistemi di giunzione porta inevitabilmente alla perdita dell'integrità dell'epitelio, con conseguente aumento della permeabilità tra le cellule e conseguente instabilità dell'effetto barriera. Questo porta inevitabilmente, ad un aumentato rischio di infezioni ad opera di microorganismi, che possono raggiungere i tratti più distali delle vie aeree durante l'atto respiratorio.
L'integrità dell'epitelio polmonare non è di facile studio in vivo, quindi si tendono ad utilizzare dei modelli in vitro. Tra questi i più attendibili sono quelli che si basano sull'utilizzo di culture cellulari primarie. A tale scopo topi saranno utilizzati per l'espianto di cellule alveolari e bronchiali che verranno in seguito mantenute in cultura. Ottenuta la cultura cellulare si faranno studi, inducendo insulti, sia di origine chimica che biologia e andando a studiare gli eventuali danni apportati ai sistemi giunzionali delle cellule alveolari, con metodi di immuno-fluorescenza. Inoltre studieremo i sistemi giunzionali in cellule alveolari transfettate per occludina coniugata con GFP. In questo modo potremmo monitorare i danni ai sistemi giunzionali, dopo danno inferto con differenti insulti, sia di tipo chimico che biologico, utilizzando tecniche di microscopia real-time.
Messo a punto il modello per studiare i danni cellulari, ci proponiamo di valutare l'attività di una nuova famiglia di composti di sintesi, C-glicosidici da noi individuata, che si prevede possano essere utilizzati per minimizzare i danni alveolari indotti tramite insulto biologico o chimico.