La malattia di Alzheimer (MA) costituisce la forma più frequente di demenza nella popolazione anziana ed è caratterizzata da un deficit di memoria con progressiva alterazione delle altre funzioni cognitive. Attualmente esistono solo terapie sintomatiche ed i farmaci disponibili sono di scarsa efficacia.
La stimolazione transcranica con correnti dirette (tDCS), o ionoforesi cerebrale, è una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva che consiste nell'applicazione sullo scalpo di elettrodi eroganti una corrente continua di bassa intensità non percepibile dal soggetto stimolato ed è in grado di indurre focalmente modificazioni prolungate dell'eccitabilità corticale (Priori, 2003). Alcuni studi su soggetti sani e pazienti affetti da patologie neurologiche e psichiatriche (Fregni et al., 2006; Ferrucci et al, 2008; Monti et al., 2008; Priori et al., 2008) hanno già evidenziato l'esistenza di una modulazione delle capacità cognitive e comportamentali della tDCS.
In un nostro precedente studio pilota, condotto su pazienti affetti da MA, è emerso che la performance mnesica migliorava in modo significativo già dopo una singola sessione di stimolazione (Ferrucci, Mameli et al., in press).
Visti i risultati del precedente studio, ci proponiamo di verificare se un trattamento mediante tDCS, ripetuto per più giorni, possa migliorare in modo più persistente e duraturo la performance cognitiva di tali pazienti.
Descrizione: Il progetto prevede un trattamento quotidiano per 5 giorni consecutivi. Verranno stimolate le aree temporali bilateralmente, con un intensità pari a 2 mA per 20 minuti. L'effetto della stimolazione sarà valutato in condizione baseline e al termine del trattamento mediante:
-somministrazione di scale psicologiche e test cognitivi computerizzati;
-registrazione elettroencefalografica (21 canali, frequenza di campionamento 256 Hz).
Follow-up dopo una settimana dalla fine del trattamento;
Follow-up dopo un mese dalla fine del trattamento.
Una volta verificata l'efficacia del trattamento quotidiano, riteniamo che la ionoforesi cerebrale, una metodica sicura, non invasiva ed economica, potrebbe costituire una terapia complementare alle attuali terapie farmacologiche.
Bibliografia:
Priori A. Clin Neurophysiol. 2003 Apr;114(4):589-95.
Fregni F, Boggio PS, Nitsche MA et al. Bipolar Disord. 2006;8:203-204.
Ferrucci R, Marceglia S, Vergari M et al. Journal of Cognitive Neuroscience. 2008;In press.
Monti A, Cogiamanian F, Marceglia S et al. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2008 apr; 79(4):451-3.
Priori A, Mameli F, Cogiamanian F et al. Cereb Cortex. 2008 Feb; 18 (2): 451-5.
R. Ferrucci, F. Mameli, I. Guidi, et al. Neurology 2008, In press.