L'utilizzo del biossido di titano per migliorare la qualità dell'aria nell'allevamento suinicolo
Progetto La Direttiva UE 96/61/EC, nota anche come IPPC (Integrated Prevention Pollution Control), recepita in Italia con il Decreto n. 372 del 04/09/99 è indirizzata alla regolamentazione di tutte le forme emissive in atmosfera, acqua, suolo e obbliga gli allevatori con più di 40000 posti pollame, 2000 posti suini o con 750 scrofe,
alla richiesta di un'autorizzazione integrata ambientale (AIA). Tale direttiva si basa sul concetto di Best Available Technique (BAT) secondo la quale ogni allevatore dovrebbe scegliere tecnologie disponibili dirette a limitare le emissioni ma sostenibili anche dal punto di vista economico. Più del 90% delle emissioni di ammoniaca nell'ambiente sono originate dall'agricoltura (Buijsman et al., 1987) e circa il 97% delle emissioni generate dall'attività agricola derivano dalla zootecnia e dalle attività collegate ad essa. Il 50% di tali emissioni sono originate dai ricoveri animali e dagli stoccaggi delle deiezioni (Leneman et al. 1998). Diverse sono le tecnologie possibili per il contenimento di tali inquinanti, tra queste negli ultimi anni, il biossido di titanio (TiO2) viene sempre più utilizzato come fotocatalizzatore per l'abbattimento di inquinanti dell'aria, sia in campo industriale, sia come additivo nei materiali da costruzione. Le proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio hanno trovato impiego anche nel campo della sterilizzazione e nella produzione di ceramiche auto-pulenti per ospedali (Malloy, 1999; Watanabe et al., 1995). Numerosi gruppi di ricerca, a livello mondiale, negli ultimi due decenni sono stati coinvolti nello studio della cinetica di fotodegradazione di composti organici ed inorganici in mezzo gassoso o in soluzione. Queste esperienze ci spingono a verificare l'efficacia di questa tecnologia anche nel settore zootecnico. Si vuole, quindi, impostare una sperimentazione che sarà condotta in 2 sale svezzamento di un allevamento suinicolo. Le due sale (controllo e trattata),ospiteranno lo stesso numero di suinetti simili per età e per ceppo genetico, e saranno identiche per tipologia strutturale, parametri microclimatici impostati e sistema di rimozione dei liquami.
Nella sala trattata dopo il vuoto sanitario, verrà sprayzzata una soluzione acquosa traslucida ed inodore a base di Biossido di Titanio, ed al fine di attivare la fotocatalisi saranno installate nella sala lampade a spettro solare (36 W, 230 V, 50 Hz,) per attivare la reazione di fotocatalisi. I parametri ambientali quali, il particolato (PM10), l'ammoniaca, il metano, l'anidride carbonica ed il protossido di azoto saranno monitorati in continuo per un giorno a settimana durante l'intero ciclo di accrescimento. Parallelamente, i pesi iniziali e finali degli animali, il consumo alimentare, verranno periodicamente registrati per ottenere l'ICA.
Lo studio avrà quindi lo scopo di verificare l'effetto della fotocatalisi attivata dal biossido di Titanio sulla riduzione degli inquinanti e sulle performance animali.