Valutazione degli effetti cognitivo-comportamentali della modulazione dell¿attività corticale in pazienti affetti da malattia di Alzheimer
Progetto PRESUPPOSTI: La malattia di Alzheimer (AD) costituisce la forma più frequente di demenza nella popolazione anziana dei paesi occidentali rappresentando sino al 50-60% dei casi di deterioramento mentale ad esordio tardivo (The ILSA Group, 1997; Lobo et al, 2005; CNR-PFInvecchiamento sino al 1999).
L¿esordio insidioso ed il progressivo peggioramento della sintomatologia sono considerati aspetti tipici della malattia.
In considerazione della plasticità neuronale, caratteristica del sistema nervoso dell¿adulto e mantenuta anche in età avanzata, il nostro gruppo di ricerca dedica parte dei propri sforzi nell¿individuazione di un sistema neurofisiologico non invasivo che consenta di modulare dall¿esterno l¿eccitabilità corticale, nel tentativo di fornire uno strumento terapeutico per il trattamento delle malattie neurologiche tra cui la malattia di Alzheimer.
La stimolazione transcranica con correnti dirette (o transcranial Direct Current Stimulation; tDCS) è una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva che consiste nell¿applicazione sullo scalpo di elettrodi eroganti una corrente continua di bassa intensità non percepibile dal soggetto stimolato; una vasta letteratura ha dimostrato che la corrente generata dagli elettrodi è in grado di attraversare la teca cranica, creando campi elettrici all¿interno della corteccia cerebrale, che risulta così polarizzata (Paulus et al, 2003; Priori, 2003).
Alcuni studi su soggetti sani (Marshall et al, 2004 e 2005) e, più raramente, su pazienti affetti da patologie degenerative, tra cui la malattia di Parkinson (Boggio et al, 2006) hanno già in parte dimostrato l¿esistenza di una modulazione delle capacità di memoria da parte della tDCS, e della velocità di esecuzione di esercizi di memoria, sia in senso positivo sia negativamente a seconda delle condizioni sperimentali.
Oltre agli effetti diretti derivanti dalla modulazione della eccitabilità corticale, si ipotizza che la tDCS possa indurre fenomeni di neuroplasticità importanti nel recupero funzionale dopo una lesione cerebrale (Hummel et al, 2005).
OBIETTIVI: Lo scopo del progetto di ricerca è quello di valutare l¿effetto della polarizzazione con correnti dirette (tDCS) sui disturbi mnesico-attentivi e sulle anomalie psico-comportamentali in pazienti affetti da Malattia di Alzheimer in fase lieve.
Una volta verificata l¿eventuale efficacia funzionale (cognitiva e comportamentale) della stimolazione corticale, a medio-breve termine, riteniamo che la metodica possa essere proposta in un programma di riabilitazione cognitiva come complemento agli attuali strumenti farmacologici e neuropsicologici che ottengono benefici ancora parziali e transitori (Farina et al, 2002); futuro obiettivo, inoltre, potrebbe essere la dimostrazione di un effetto non sintomatico, neuropatologico e neuroprotettivo, tramite studi di ¿neuroimaging¿ funzionale e strutturale.