La fibrillazione atriale dopo intervento di bypass coronarico: ruolo preoperatorio delle statine
Progetto La fibrillazione atriale rappresenta la più frequente complicanza aritmica del decorso postoperatorio dei pazienti sottoposti ad intervento di bypass coronarico (CABG) con una stima di incidenza pari a circa il 32%(1). Tale evento possiede delle serie implicazioni cliniche e socioeconomiche, dal momento che si associa ad un aumentato rischio di stroke e scompenso cardiaco acuto, può condurre alla necessità di un prolungato supporto inotropo e ventilatorio e, da ultimo, causare un incremento del tempo di ospedalizzazione individuale e dei costi per paziente(2).
I farmaci appartenenti alla classe delle statine (inibitori competitivi dell¿enzima HMGCoA reduttasi) sono dotati di attività pleiotropiche, che non si limitano esclusivamente all¿effetto ipolipemizzante, ma che spaziano da una generica azione antinfiammatoria ed antiossidante alla recente scoperta della loro proprietà antiaritmica e di stabilizzatori di membrana(3): in particolare, tali molecole, come riportato nei più recenti trials, sembrano in grado di ridurre, da una parte, la percentuale di comparsa di fibrillo-flutter nel periodo postoperatorio dei pazienti cardiochirugici(2,4) e toracici e, dall¿altra, di diminuire il tasso di recidiva aritmica dopo cardioversione elettrica(5).
I dati a disposizione sono tuttavia parziali e meritevoli di ulteriori conferme; pertanto, il nostro studio si propone di arruolare prospetticamente tutti i pazienti candidati ad intervento di rivascolarizzazione miocardica (con o senza l¿ausilio della circolazione extracorporea) e di suddividerli in due gruppi a seconda dell¿impiego preoperatorio di una statina somministrata da almeno un mese a qualunque dosaggio giornaliero. Nel corso della degenza postoperatoria in terapia intensiva e nel reparto di cardiochirurgia sarà monitorata fino al momento della dimissione (circa 7 giorni) l¿eventuale insorgenza di fibrillazione atriale o flutter con l¿intento di correlare tale dato, in primis, con la terapia assunta fino all¿intervento (gruppo statina o gruppo controllo) e, in secondo luogo, con le variabili individuali pre e perioperatorie.
1. Blanchard L et al. Non antiarrhythmic agents for prevention of postoperative atrial fibrillation : role of statins. Curr Opin Anesth 2007;20:53-6
2. Patti G et al. Randomized trial of atorvastatin for reduction of postoperative atrial fibrillation in patients undergoing cardiac surgery. Circ 2006;114:1455-61
3. Preston Mason R. Molecular basis of differences among statins and a comparison with antioxidant vitamins. Am J Cardiol 2006;98(Suppl):34-41
4. Marin F et al. Statins and postoperative risk of atrial fibrillation following coronary artery bypass grafting. Am J Card 2006;97:55-60
5. Amar D et al. Statin use is associated with a reduction in atrial fibrillation after noncardiac thoracic surgery indipendent of C-reactive protein. Chest 2005;128:3421-7