L¿endocitosi, nelle piante, è un importante meccanismo cellulare che partecipa a diversi processi fondamentali per la cellula. La maggior parte delle conoscenze sui processi di endocitosi in studi ultrastrutturali nelle piante sono stati condotti con l¿utilizzo di sonde che coinvolgono esclusivamente vie di endocitosi clatrina-dipendente. Positively o Negatively Charged Nangold rappresentano sonde non specifiche per lo studio dei processi di internalizzazione: essi interagiscono con molecole caricate negativamente o positivamente sulla membrana plasmatica indipendentemente dalla loro natura (proteine, lipidi o carboidrati) consentendo così di non discriminare tra singole vie di endocitosi. Grazie ad esse è stato possibile a livello ultrastrutturale, seguire il processo di internalizzazione di tratti di membrana plasmatica e la loro destinazione all¿interno della cellula caratterizzando la morfologia di diversi compartimenti endocitotici. In esperimenti di time course si sono potuti identificare gli organelli progressivamente coinvolti nel processo di internalizzazione. Inoltre si sono effettuati esperimenti di controllo come pulse chase, dipendenza dalla temperatura e dai processi energetici cellulari e interazione con i processi di esocitosi tramite l¿utilizzo di Brefeldina A (BFA) che agisce alterando morfologia e funzione del Golgi. Le osservazioni sono state completate con analisi quantitative per meglio definire la dinamica dei processi di internalizzazione. Tali analisi, oltre che consentire l¿osservazione di compartimenti simili a quelli già osservati negli animali e mai descritti nelle piante, hanno mostrato sia la presenza contemporanea di diverse vie di endocitosi che una rilevanza dei fenomeni di riciclo di tratti di membrana piuttosto che un loro invio verso i processi degradativi. Gli studi sono tutt¿ora in corso per caratterizzare meglio i compartimenti coinvolti nei processi di internalizzazione con l¿utilizzo di anticorpi specifici che consentono di riconoscere i diversi endosomi successivamente coinvolti nel processo endocitotico del Nanogold. La specificità di tali anticorpi verrà testata tramite immunoblot e i diversi compartimenti saranno caratterizzati attraverso tecniche di immunofluorescenza ed immunogold. Allo stesso modo verrà meglio definito il coinvolgimento di diversi processi di endocitosi nell¿internalizzazione del Nanogold con l¿utilizzo di un inibitore del processo clatrina-dipendente. L¿utilizzo di tale inibitore consentirà di evidenziare l¿ingresso ed i compartimenti interni coinvolti in processi clatrina-indipendenti quali ad esempio caveolae o lipid-rafts e fluid phase. Per confermare l¿inibizione dei fenomeni di ingresso dell¿oro positivio e per meglio comprendere il meccanismo dell¿inibitore che non è ancora noto le analisi sia qualitative che quantitative al TEM saranno accoppiate ad esperimenti di immunogold con anticorpi anti-clatrina.