Le poliammidoammine (PAA) sono polimeri lineari contenenti gruppi amminici terziari e ammidici nelle loro unità ripetenti. Esse sono ottenuti mediante polimerizzazione per trasferimento di idrogeno di ammine alifatiche a bisacrilammidi. Le PAA sono solubili in acqua e risultano lentamente degradabili in soluzioni acquose. Esse sono inoltre caratterizzate da ridotta tossicità in ambiente fisiologico e da interessanti proprietà chimico-fisiche, quali la capacità di subire variazioni interconformazionali al variare del pH. Per questo motivo le PAA sono state proposte ed utilizzate per la preparazione di carriers solubili di farmaci antitumorali, con target specifico nel comparto intracitoplasmatico/endosomolitico. PAA anfoteriche ottenute a partire da acido bisacrilammidoacetico, oltre ad essere poco citotossiche risultano, da prove in vivo, scarsamente immunogeniche. Tali PAA circolano pertanto indefinitamente nei vasi sanguigni e si accumulano preferenzialmente nelle masse tumorali per targeting passivo (effetto EPR). Una volta penetrati all¿interno delle cellule mediante meccanismo pinocitico, le PAA finiscono nei ribosomi, dove il pH è considerevolmente basso (pH 5.5). In queste condizioni aumenta la carica cationica del polimero, il quale si espande, divenendo contemporaneamente attivo nei confronti delle membrane cellulari.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che catene di PAA possono essere innestate su proteine, ad esempio subunità tossiniche. Le PAA, una volta innestate, eserciterebbero un¿azione di mascheramento sulle tossine, veicolandole, eliminandone la tossicità cellulare ed allo stesso rendendole invisibili al sistema immunitario. Nel precedente anno della ricerca è stata studiata la reazione d¿innesto di PAA, in particolare quella ottenuta a partire da 2-metilpiperazina e bisacriloilpiperazina o acido 2,2¿-bisacrilammidoacetico su tossine inattive, in particolare gelonina e melittina . Tale reazione era basata sulla addizione 1,4 coniugata dei gruppi amminici lisinici presenti nella struttura proteica al doppio legame bisacrilammidco.
Nel proseguo della ricerca verrà studiata una nuova reazione che permetterà di innestare nuove strutture a base di PAA con pendenti contenenti funzioni disulfuree a strutture proteiche sfruttando la reazione di riduzione selettiva ad opera dei gruppi SH cisteinici in esse contenuti. Il gruppo di sulfureo sarà introdotto sia nel mezzo che all¿estremo della catena, dando luogo nei due casi a diverse architetture molecolari degli addotti PAA/proteina.