Lo sviluppo delle conoscenze relative alla densita' elettronica ed al corrispondente potenziale elettrostatico e' di fondamentale importanza, perche' tali quantita' determinano le modalita' del riconoscimento molecolare, sia per quanto riguarda fenomeni di rilevanza biologica o farmacologica (ad esempio l'avvolgimento delle proteine e le interazioni substrato-farmaco), sia per quanto riguarda i fenomeni cinetici relativi alla solubilita', alla nucleazione e crescita dei cristalli, ed alla formazione di complessi supramolecolari.
La comprensione di tali fenomeni si avvale di metodi sia teorici sia sperimentali molto avanzati. Tra questi ultimi ha un rilievo particolare la diffrattometria di raggi X a temperature inferiori a 30 K, per la quale esiste a tutt'oggi un numero molto ristretto di strumenti (uno di essi e' attualmente in uso presso il Dipartimento di Chimica Fisica ed Elettrochimica di questa Universita').
L'applicazione di tali tecniche criogeniche e diffrattometriche a cristalli di sostanze organiche, sia naturali sia di sintesi, o a materiali inorganici con proprieta' di potenziale applicazione industriale (ad es. la magnetoresistenza colossale), consente una completa caratterizzazione di questi composti. Inoltre, la disponibilita' di una apparecchiatura che permetta l'indagine strutturale a varie temperature rende possibile lo studio dettagliato di fenomeni quali gli equilibri tautomerici e le transizioni di fase solido - solido. In particolare, la presente ricerca si propone di caratterizzare il comportamento delle molecole di cloranile allo stato cristallino. Tale sostanza presenta una transizione di fase a T = 92 K, e la nostra indagine intende determinare, a varie temperature nell'intervallo 18 - 297 K, sia i parametri di cella, sia la geometria cristallina e l'impaccamento. Obiettivo primario e' una maggior comprensione della termodinamica, della cinetica e della forza motrice della transizione di fase. Alla temperatura piu' bassa, presumibilmente circa 20 K, saranno misurate accuratamente tutte le intensita' di raggi X diffratti dal campione, per ottenere la densita' elettronica sperimentale del cloranile allo stato solido. Dalla descrizione multipolare della densita' elettronica sara' possibile capire quali interazioni intermolecolari (ad es. dipolo-dipolo o dipolo-quadrupolo) sono principalmente responsabili della transizione a bassa T.