Meccanismi molecolari patogenetici nella carenza combinata dei fattori della coagulazione V e VIII (F5F8D)
Progetto Molte malattie genetiche sono dovute a difetti nel trasporto intracellulare di proteine: le proteine possono essere trattenute nelle cellule (perdita di funzione), indirizzate verso una non corretta sede o non degradate (aumento di funzione normale o anormale). Uno dei disordini della coagulazione, denominato carenza combinata di Fattori V e VIII (F5F8D), è dovuto a mutazioni missenso a carico dei geni che codificano per la lectin mannose binding protein (LMAN1, nota anche come ERGIC-53) e/o per la multiple coagulation factor deficiency 2 protein (MCFD2). Queste due proteine formano un complesso che trasporta alcune glicoproteine dal reticolo endoplasmico (ER) al Golgi. La F5F8D, pur essendo caratterizzata da livelli sia di FV che di FVIII generalmente compresi fra il 5% e il 30% rispetto al normale e da manifestazioni cliniche generalmente lievi (epistassi, menorragia ed emorragie della cavità orale), potrebbe assurgere a modello per lo studio di malattie genetiche correlate con difetti di trasporto intracellulare delle proteine. Infatti in questa patologia la stessa mutazione spesso risulta in differenti livelli plasmatici di FV e FVIII e alcuni pazienti hanno normali sequenze codificanti di ERGIC-53 e MCFD2. Queste evidenze suggeriscono che i complessi per il trasporto funzionale delle proteine possano richiedere altri componenti strutturali o regolatori, ancora non caratterizzati o identificati. Lo scopo di questo progetto è di indagare la macchina molecolare che accoppia il trasporto e il controllo di qualità (QC) all¿interfaccia tre ER e Golgi. Sono state ottenute precedentemente prove che ERp44, una molecola coinvolta nel QC, nei processi ossidoriduttivi e nel flusso intracellulare di ioni Ca2+, interagisce con ERGIC-53 e potrebbe quindi avere un ruolo nella patogenesi di F5F8D.
E¿ quindi nostro interesse:
- reclutare pazienti affetti da F5F8D provenienti da tutto il mondo
- identificare il difetto genico nei pazienti reclutati che rappresenterà anche la base per un¿eventuale diagnosi prenatale nelle famiglie a rischio
- identificare i pazienti affetti da F5F8D ma senza mutazioni nei geni LMAN1 e MCFD2 e determinare se/quali altri geni possano essere responsabili della carenza (per es, ERp44)
- determinare il possibile ruolo di ERp44 nella patogenesi di F5F8D
- caratterizzare la sua interazione con ERGIC-53 (domini coinvolti e regolazione)
- analizzare il ruolo di ERp44/ERGIC¿53 nel trasporto di proteine
- valutare la presenza di altre proteine regolatorie.
Questi approcci integrati potrebbero portare a meglio caratterizzare i meccanismi che regolano il controllo di qualità e il trasporto intracellulare di proteine, e quindi la fisiopatogenesi di disordini genetici, quali F5F8D, in cui questi processi sono alterati. La conoscenza generata da questi studi potrebbe inoltre aiutare nella produzione di proteine di interesse biomedico e quindi portare allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per F5F8D e per malattie correlate.