La ricerca mira ad analizzare testi e documenti che non sono compresi nella consueta definizione di letteratura artistica come codificata nel manuale dello Schlosser.
Di qui l¿importanza affidata a opere di letteratura tout court: per esempio i canzonieri umanistici, che si sono rivelati prodighi di occorrenze figurative, soprattutto relative alla ritrattistica. La novellistica rinascimentale è un altro filone da indagare, non limitandosi al solo Bandello. Le testimonianze letterarie non sono affrontate in assenza delle opere d'arte: il confronto continuo con i documenti figurativi superstiti caratterizza la metodologia del gruppo di lavoro.
In anni recenti la ricerca degli inventari delle antiche collezioni lombarde si è molto vitalizzata: ma il campo non è esaurito. Dai carteggi sono emerse indicazioni spesso non solo strumentali. Anche le gazzette e i giornali sette e ottocenteschi riservano indicazioni utili soprattutto sul fronte della produzione artistica contemporanea. Si è avviato un cantiere di ricerca sulle presenze dei conoscitori internazionali in Lombardia, da Muendler a Eastlake, a Cavalcaselle. Anche le vicende più vicine a noi sono oggetto d'indagine del gruppo di lavoro che si è volto alla ricostruzione degli esordi dell'insegnamento universitario di storia dell'arte a Milano. Sul fronte novecentesco è da segnalare anche la ricostruzione delle vicende di alcune significative raccolte milanesi di dipinti antichi.