Lo stress ossidativo è esacerbato dalla presenza di ferro divalente secondo la reazione di Fenton che produce OH*. Nell¿uomo l¿assorbimento di Fe è strettamente regolato. Infatti sia la carenza sia l¿accumulo di Fe sono responsabili o coinvolti in numerose patologie. A livello cellulare, DMT1 (Divalent Metal Transporter 1) svolge un ruolo chiave sia nel trasporto di Fe (II) libero sia nel trasporto transferrina mediato. DMT1 è ubiquitario ed è presente nel SNC, in zone associate a patologie legate allo stress ossidativo; nel morbo di Parkinson è riscontrato un accumulo di Fe e un aumento dell¿ossidazione di lipidi, proteine ed acidi nucleici, mentre ratti transgenici che esprimono un mutante non funzionale di DMT1 risultano meno suscettibili all¿induzione sperimentale dei sintomi parkinsonici.
La capacità di DMT1 di trasportare Zn2+ permette di studiare le caratteristiche del trasporto in presenza di agenti redox e verificarne l¿attività di modulazione.
Nostri dati hanno mostrato che l¿attività di DMT1 è modulata da agenti che modificano il suo stato redox.
Scopo della ricerca sarà la valutazione dei meccanismi regolatori che agiscono direttamente sulla proteina DMT1. Mediante uno studio struttura-funzione ci proponiamo di identificare le porzioni della proteina trasportatrice, sensibili all¿attività redox, che potrebbero costituire target per una modulazione farmacologica dell¿assorbimento di ferro.
Verranno pertanto creati alcuni mutanti in cui residui di cys saranno sostituiti da ser, abolendo l¿attività redox di quel residuo aminoacidico. I mutanti saranno testati utilizzando il collaudato modello di espressione eterologa di DMT1 in oociti di Xenopus laevis e applicando tecniche radio-immunochimiche ed elettrofisiologiche.