COINVOLGIMENTO DELLE TRANSGLUTAMINASI TISSUTALI NEL DANNO DELLA MUCOSA INTESTINALE DEL CELIACO
Progetto La patogenesi della celiachia o intolleranza al glutine, patologia cronica infiammatoria intestinale assai frequente (1:100 circa in Europa e USA), non è completamente chiarita anche se negli ultimi anni la ricerca ha fatto molti progressi in questo campo. Innanzitutto si è visto che diversi epitopi della gliadina, frazione proteica presente in frumento, orzo e segale, sono coinvolti nell¿indurre il danno mucoso; in secondo luogo certamente è necessaria una predisposizione genetica (presenza di HLA DQ2 o DQ8) perché il danno si possa manifestare e infine, sembra che un ruolo fondamentale sia svolto dalla transglutaminasi tissutale (TG2), enzima calcio-dipendente che catalizza modificazioni proteiche post-traslazionali attraverso crosslinking glutamil-lisina e/o incorporazione covalente di di- o poli-amine. Specificamente, nella celiachia la TG2 agirebbe sia deaminando i peptidi gliadinici e rendendoli quindi più idonei al legame con HLA DQ2 e DQ8 e alla presentazione antigenica, sia formando complessi TG2-gliadina e stimolando la produzione di anticorpi anti-TG2, sia regolando la migrazione linfocitaria. Per tale motivo l¿inibizione della TG2 potrebbe essere proposta come terapia alternativa all¿unica terapia attualmente disponibile, la dieta priva di glutine stretta e condotta per tutta la vita. L¿eliminazione del glutine risolve i sintomi, negativizza la presenza di anticorpi specifici nel siero e normalizza la mucosa intestinale. Peraltro, l¿assunzione di glutine ripristina la situazione precedente, e a livello intestinale la mucosa in tempi molto brevi mostra nuovamente segni di infiammazione e di danno immunologico.
Scopo dello studio è quello di valutare in vitro l¿effetto della somministrazione di due inibitori delle TG2 sulla risposta infiammatoria, in biopsie duodenali di soggetti celiaci.
Verranno utilizzate biopsie duodenali di celiaci a dieta priva di glutine, e quindi con normalizzazione della mucosa intestinale, e di soggetti controllo, non celiaci. I campioni bioptici, prelevati in corso di endoscopia del tratto gastroenterico superiore, saranno incubati per 48 ore e campioni di medium di coltura saranno raccolti a 2, 24 e 48 ore. Le biopsie verranno stimolate con due peptidi gliadinici (33mer e 13mer), in assenza e in presenza di inibitore. Nel medium verranno valutati: i livelli di interferon gamma (mediatore presente nella celiachia in fase attiva in grado di stimolare la produzione di citochine infiammatorie), gli anticorpi antiendomisio e antitransglutaminasi, l¿attività della TG2.