Danno endoteliale dopo interventi di chirurgia cardiaca: studio delle cellule endoteliali adulte circolanti.
Progetto E¿ ben noto che gli interventi di chirurgia cardiaca dell¿adulto, specie quelli effettuati con l¿ausilio della circolazione extracorporea, causano una significativa risposta infiammatoria e protrombotica che si protrae per giorni dopo l¿intervento chirurgico. E¿ stato inoltre descritto come questo stato pro-infiammatorio e pro-trombotico è tossico per l¿endotelio vascolare, si verifica sia negli interventi effettuati sia con che (pur se in maniera ridotta) senza circolazione extracorporea, e che la miniaturizzazione della circolazione extracorporea può, almeno in parte, ridurre l¿entità di tale trauma. La quantificazione delle cellule endoteliali circolanti mature nel sangue intero è una metodologia ormai ben acquisita per valutare l¿entità del danno-disfunzione endoteliale, in quanto le cellule endoteliali circolanti sembrano essere rappresentative della popolazione di cellule endoteliali che si distaccano dal lume vascolare in conseguenza di un insulto.
Tutti gli studi finora effettuati hanno studiato il comportamento (in termini di numerosità) delle cellule endoteliali circolanti nell¿immediato perioperatorio, fino a 48 ore dopo l¿intervento, quando i livelli di tale marker sono ancora piuttosto elevati rispetto al preoperatorio. Non è stato finora altresì documentato quali siano i pattern di attivazione delle cellule endoteliali circolanti, e se tali pattern siano diversi a seconda delle caratteristiche cliniche dei pazienti e del tipo di intervento praticato.
Proponiamo quindi due distinte linee di ricerca sul danno endoteliale dopo chirurgia cardiaca valutato mediante lo studio delle cellule endoteliali circolanti mature.
Linea n°1: ¿Relazione tra cellule endoteliali mature circolanti e markers di attivazione dell¿emostasi e dell¿infiammazione¿
Ci prefiggiamo di studiare:
1) Il danno endoteliale, valutato come comportamento delle cellule endoteliali circolanti dopo intervento di chirurgia cardiovascolare fino ad un mese dopo l¿intervento di chirurgia cardiaca;
2) il ruolo della circolazione extracorporea nel determinismo del danno endoteliale, specie se protratto nel tempo;
3) la relazione tra il numero di cellule endoteliali circolanti ed i comuni markers di attivazione pro-trombotica e pro-infiammatoria.
Linea n° 2: ¿Cellule endoteliali mature circolanti e meccanismi di attivazione endoteliale¿
Ci prefiggiamo di studiare:
1) I meccanismi di attivazione e danno endoteliale durante gli interventi di chirurgia cardiaca, misurati mediante la valutazione dell¿espressione (e delle modifiche perioperatorie nell¿espressione) di diversi markers quali l¿e-selectina, la p-selectina , il tissue factor, ICAM-1 e 2, VCAM-1, vWF, trombomodulina e ATIII.
2) Le possibili differenze nei meccanismi di attivazione e danno endoteliale che possono verificarsi in diversi tipologie di profilo clinico.