PRESENZA DI AQUAPORINE NELL¿UTERO DI CAGNA DURANTE IL CICLO ESTRALE E IN GRAVIDANZA. RAPPORTO CON LA REGOLAZIONE STEROIDEA E INFLUENZA SULL¿IMBIBIZIONE IDRICA DEI TESSUTI
Progetto Il movimento di fluidi attraverso le membrane cellulari è un aspetto rilevante nelle diverse fasi del ciclo estrale, nella cagna come in altre femmine di mammiferi. Gli spostamenti di fluidi dal compartimento intra- a quello extracellulare e viceversa esitano in differenti gradi di imbibizione da parte dei tessuti uterini e cervicali. Questo aspetto potrebbe essere correlato alla concentrazione ematica di ormoni steroidei, estrogeni e progesterone, principali responsabili delle modificazioni morfologiche degli organi riproduttori, oltre che all¿espressione di mediatori vasoattivi quale ad esempio l¿ossido nitrico.
In particolare, è noto che gli estrogeni svolgono un¿azione iperemica, iperplastica e ipertrofica sull¿endometrio e sulle fibrocellule miometriali; a livello di cervice uterina inducono imbibizione delle pliche e rilassamento della muscolatura circolare. Il progesterone inibisce, invece, l¿attività contrattile delle fibrocellule del miometrio, stimola la secrezione delle ghiandole endometriali e sopprime l¿immunità locale per favorire l¿impianto e la sopravvivenza dell¿embrione; a livello cervicale, altresì, rende il muco denso e colloso per farne una barriera fisica tra utero e ambiente esterno in diestro e gravidanza.
Di recente scoperta è la presenza nei tessuti animali, vegetali e pure nei batteri di una famiglia di molecole capaci di mediare il rapporto fra gli ambienti intra- ed extracellulare, controllando il movimento di acqua attraverso la membrana cellulare al di là del semplice processo di diffusione secondo gradiente. Sono queste le Aquaporine, chiamate pure ¿water channels¿. A partire dalle ricerche di Preston et al. (Science, 256, 385-387, 1992) e culminate nel premio Nobel al biochimico statunitense Peter Agre nel 2003, sono stati delineati i molteplici ruoli di queste molecole negli apparati riproduttori sia maschile che femminile (Huanq et al., Hum Reprod Update, 12, 785-795, 2006), nei cui processi fisiologici i movimenti di acqua sono fortemente coinvolti.
Questo studio si propone pertanto di dimostrare con un approccio immunoistochimico la presenza nei tessuti uterini di alcune isoforme di aquaporine, e di mettere possibilmente in relazione la loro presenza con l¿immunolocalizzazione di eNOS, in grado di condizionare l¿imbibizione tessutale, e con le modificazioni morfologiche dei tessuti uterini nei vari momenti funzionali del ciclo estrale e della gravidanza. Gli uteri saranno prelevati da cagne sane, durante isterectomie eseguite con il consenso del proprietario. Ricerche scientifiche degli ultimi anni concorrono ad individuare AQP1 e AQP5 fra le isoforme maggiormente espresse nell¿utero di donna e roditori, e saranno quindi queste le aquaporine da testare inizialmente. In parallelo, sarà rilevata la concentrazione ematica di ormoni steroidei, segnatamente del progesterone, ed eseguiti gli esami colpocitologici che routinariamente vengono effettuati allo scopo di confermare con sicurezza la fase del ciclo.