Monitorizzazzione mediante Angio RM dell'endoleak postprocedurale seguente a trattamento endovascolare di esclusione di aneurisma aortico
Progetto Il trattamento degli aneurismi dell¿aorta addominale si avvale di una opzione endovascolare, che consiste nel posizionamento di una endoprotesi nel vaso aneurismatico escludendolo dalla circolazione arteriosa. All¿interno del vaso, viene introdotta, per via percutanea o attraverso l¿ esposizione della arteria femorale, una protesi costituita da un supporto in acciaio o nitinolo imbricato a un rivestimento in dacron o ptfe. La problematica essenziale evidenziata da questo trattamento è legata ad un rifornimento della sacca determinata da un dislocamento della protesi, da un rifornimento attraverso circolo refluo, dalla porosità e dalla disgiunzione degli elementi, (rispettivamente detti endoleak I°, II°, III° e IV° tipo), e infine da un ingrandimento della sacca aneurismatica in assenza di rifornimento. La complicanza dell¿endoleak è riportata in letteratura con un tasso variabile dal 6 al 30% ad insorgenza anche a distanza di anni dal primo intervento.
Una fase preliminare dello studio, già eseguita presso il nostro Dipartimento, è stato quello di verificare in vitro la compatibilità dei materiali endoprotesici alla metodica RM innanzitutto in termini di compatibilità e artefatti. Lo studio consisterrà nel sottopporre tutti i pazienti in previsione di trattamento endovascolare a RM. Inoltre nel follow-up tale metodica sarà associata alla esecuzione di una CT nel follow-up. Accanto a questo gruppo di pazienti verranno studiati con metodica RM anche quei pazienti portatori di endoleak da pregresso da trattamento endovascolare e soprattutto quei pazienti in assenza di endoleak ma con espansione della sacca.
I risultati dello studio dovrebbero quindi consentire non solo di validare le tecniche RM per la caratterizzazione morfologica preoperatoria della sacca aneurismatica ma soprattutto quella di caratterizzare l¿endoleak in termini di flusso. Tutto questo evitando un mezzo diagnostico invasivo quale l¿angiografia.