Limitazione cardiocircolatoria e respiratoria al massimo consumo di O2 (V¿O2 max) durante esercizio aerobico prolungato di intensità elevata
Progetto Il massimo consumo di ossigeno (V¿O2,max) è definito dal plateau raggiunto dalla relazione tra consumo di ossigeno (V¿O2) e potenza meccanica al di sopra di una data potenza. L¿esistenza di tale plateau indica che la massima potenza aerobica è limitata e che il suo valore in una data condizione non può in alcun caso essere oltrepassato. All¿inizio di un esercizio muscolare a onda quadra, il V¿O2 aumenta esponenzialmente in funzione del tempo, per raggiungere in circa tre minuti un livello stazionario. Tuttavia, quando l¿intensità dell¿esercizio si approssima alla massima, quindi con accumulo di acido lattico e conseguente acidosi, entrerebbe in gioco una componente a lenta crescita della cinetica del V¿O2 che si aggiunge alla fase rapida, caratteristica dell¿inizio dell¿esercizio. Questa seconda componente implica l¿assenza di un vero stato stazionario per esercizi intensi, dato che questo è sostituito da un lento progressivo continuo aumento del V¿O2 in funzione del tempo anche dopo il terzo minuto di esercizio (oxygen drift). L¿esistenza di un ¿oxygen drift¿ implica che: 1) a una data potenza si raggiungono V¿O2 superiori a quelli previsti sulla base del classico rapporto V¿O2-intensità di esercizio; 2) per esercizi prossimi alla massima potenza aerobica la condizione in cui V¿O2 = V¿O2,max viene rapidamente raggiunta. Studi preliminari hanno evidenziato che l¿¿oxygen drift¿ in esercizi di intensità prossima a quella massima raggiunga il V¿O2,max senza superarlo, per cui un plateau nella relazione tra V¿O2 e tempo viene raggiunto a un valore equivalente a quello del V¿O2,max.
Scopo della ricerca proposta è di verificare le caratteristiche cardiocircolatorie e respiratorie alla V¿O2,max e alla fine di esercizi prolungati di elevata intensità al cicloergometro.
Il V¿O2 verrà misurato con il metodo respiro per respiro durante tests standard al cicloergometro a carichi progressivi (step 50 W) su almeno 10 soggetti maschi. Le variabili misurate saranno il V¿O2, la gittata cardiaca, la frequenza cardiaca, la ventilazione espiratoria, la concentrazione ematica di lattato e di catecolamine e la saturazione in ossigeno dell¿emoglobina. Dopo una prima seduta sperimentale durante la quale si identificherà il valore di V¿O2,max del singolo soggetto e il carico corrispondente (Wmax), verranno effettuate tre prove rispettivamente all¿80%, 90% e al 100% del V¿O2,max della durata di almeno 10 minuti ciascuna.