I sali dell¿acido fitico sono accumulati nei semi di tutti i cereali in grande quantità, essi rappresentano una scorta di fosfato e di molti cationi che sono necessari alla germinazione e alle prime fasi dello sviluppo della plantula. Purtroppo l¿acido fitico (InsP6) è digerito poco dagli animali monogastrici ed è considerato un fattore antinutrizionale nei mangimi che lo contengono, così la sua riduzione o eliminazione nei semi è considerata un obiettivo nei programmi di miglioramento genetico. La prima reazione della sintesi dell¿acido fitico è catalizzata dall¿enzima myo-Inositol (3)P1 synthase (MIPS), che converte il glucosio 6-P a Ins(3)P1 che può essere direttamente fosforilato fino a InsP6. Il genoma di mais contiene almeno sette sequenze che mostrano alta omologia con i geni MIPS. Una di queste e` localizzata sul braccio corto del cromosoma1 (MIPS1S), e sembrerebbe essere coinvolta nella sintesi dell¿acido fitico nella cariosside. Infatti il primo mutante a basso contenuto di fitina, low phytic acid (lpa1-1) isolato in mais da Raboy, mappa nella stessa posizione. Il mutante lpa1-1, in omozigosi, mostra una riduzione del 66% del contenuto di fosforo fitinico rispetto al wild-type accompagnata da un equivalente incremento di fosfati inorganici. Anche nel nostro laboratorio sono stati isolati mutanti lpa (lpa241, lpa7) che sono risultati essere allelici al locus lpa1. I dati ottenuti negli ultimi anni di ricerca, inoltre suggeriscono che il locus MIPS1S vada incontro ad un fenomeno di silenziamento genico che genererebbe con alta frequenza epimutanti. Infatti il sequenziamento del gene MIPS1S nel mutante lpa241 e lpa1 non ha evidenziato nessuna lesione molecolare. Lo scopo di questo progetto è quello di studiare l¿origine e l¿ereditarietà di questo carattere per l¿importanza che riveste sia la tematica applicativa che la ricerca pura nel campo del silenziamento genico.