Oggetto della ricerca sono le tematiche connesse con la dimensione visiva e teatrale della letteratura imperiale. Ci si occuperà: a) di Plutarco; b) del romanzo greco.
a) Ricostruita la ¿biblioteca teatrale¿ di Plutarco sulla base delle citazioni tragiche e comiche, si confronteranno questi dati con quelli relativi alle testimonianze della sopravvivenza teatrale dei drammi attici. Si cercherà quindi di ricostruire l¿esperienza teatrale di Plutarco quale lettore di drammi e quale spettatore di performances, e di trasferire queste nozioni all¿analisi della dimensione ¿visuale¿ sia dei Moralia che delle Vite. L¿obiettivo è individuare scene e situazioni che presuppongono, sia nello scrittore che nel pubblico, l¿esperienza diretta del teatro, e che sfruttano a fini artistici questo background comune. Direzioni collaterali della ricerca saranno la ricognizione del lessico teatrale di Plutarco e la discussione delle strutture drammatiche utilizzate nella costruzione delle biografie e dei dialoghi.
b)Partendo da lavori già esistenti, si procederà a recensire le metafore teatrali utilizzate dai romanzieri, per definire il ¿lessico di scena¿ che nel romanzo connota le vicende dei protagonisti e il gioco della fortuna, ma anche l¿azione narrativa dello scrittore. L¿obiettivo finale è però quello di discutere sistematicamente la sensibilità visiva che ispira i romanzieri. La nostra ipotesi è che alla base di questa sensibilità vi sia una intensa esperienza di performances.
La presenza nel gruppo del prof. Boccali assicura la possibilità che i temi della ricerca siano studiati, in senso comparativo, anche nella letteratura indiana classica; particolare attenzione sarà rivolta qui alla teoria e alla prassi della rappresentazione, teatrale e letteraria, delle emozioni e dei sentimenti.