Gli apparati coperti di detrito (debris covered glacier),poco diffusi sulle Alpi, sono in incremento numerico a seguito delle modificazioni climatiche in atto e del conseguente acuirsi dei processi di degradazione. Parallelamente all'aumentare di estensione e spessore della coltre detritica supraglaciale si osserva un aumento della colonizzazione vegetale.
Il progetto si propone di analizzare i processi e le forme superficiali presenti su ghiacciai alpini parzialmente o completamente coperti da detrito attraverso rilievi di terreno, analisi remote sensing ed indagini dendroglaciologiche.
I siti di indagine risultano distribuiti sull¿intero arco alpino italiano e comprendono ghiacciai propriamente debris covered (Miage, Alpi Occidentali; Marlet, Alpi Orientali) o solo parzialmente coperti da detrito (Forni, Alpi Centrali).
La ricerca si prefigge di determinare il pattern della copertura detritica (attraverso analisi di dati TIR e rilievi di terreno), calcolare i tassi di ablazione e quantificarne l¿influenza della copertura detritica, misurare la velocità superficiale degli apparati. In particolare sul Ghiacciaio del Miage la ricerca verrà integrata con l'analisi di presenza, distribuzione e caratteristiche della vegetazione arborea epiglaciale al fine di metterla in relazione allo spessore locale del detrito ed alla velocità superficiale.
Nel dettaglio le fasi di lavoro prevedono: 1) rilevamento tramite remote sensing di dati TIR e produzione di cartografia tematica (carta termica e del detrito); 2) validazione con rilievi di terreno di spessori e temperature; 3) determinazione dei tassi di ablazione attraverso paline ablatometriche; 4) rilevamento mediante DGPS della posizione degli alberi epiglaciali e misura della velocità superficiale; 5) rilevamento della dimensione delle aree a maggiore colonizzazione arborea mediante telemetro laser; 6) campionamento degli individui di larice suddivisi per unità morfologiche epiglaciali; 7) costruzione di cronologie per l¿identificazione di anomalie di crescita imputabili a movimenti locali del ghiaccio e del detrito; 8) acquisizione tramite stazioni meteorologiche automatiche (già in possesso dei proponenti) di dati micrometerologici glaciali.