Biodeterioramento di materiali sintetici in opere d'arte contemporanea e biorimozione di protettivi su monumenti
Progetto Molti oggetti nelle collezioni di arte contemporanea, biblioteche, collezioni di audiovisivi sono fatti o contengono materiali sintetici. I polimeri sintetici sono usati anche per conservare altri materiali come consolidanti e protettivi. Alcuni di questi materiali sintetici non sono stabili come si è finora creduto ma soggetti a varie forme di degrado tra cui quella microbiologica. Infatti spesso batteri e funghi crescono su questi manufatti deteriorandoli.
Gli scopi di questa ricerca sono:
- studiare il biodeterioramento dei materiali sintetici
- trovare metodiche che evidenzino l¿attacco microbico sulle superfici polimeriche in stadio precoce
- selezionare microrganismi in grado di rimuovere consolidanti e protettivi degradati chimicamente e fisicamente
I manufatti artistici su cui si intende intervenire sono opere d¿arte contemporanea fatte di plastiche, supporti informativi moderni e materiali lapidei consolidati e protetti con polimeri sintetici.
Per rilevare e studiare i microrganismi biodeteriorogeni saranno usate tecniche di biologia molecolare quali FISH, PCR in situ, immunofluorescenza, DGGE e ARISA. Questi studi mostreranno un quadro generale sui principali deteriogeni dei materiali sintetici e permetteranno di determinare quali tecniche biomolecolari sono più idonee per l¿individuazione precoce di adesione e colonizzazione microbica su superfici polimeriche.
Un secondo aspetto della ricerca riguarda l¿utilizzo di microflora selezionata per la rimozione di consolidanti e protettivi a base di materiali sintetici che hanno subito un degrado chimico-fisico. Da anni si utilizzano, per preservare manufatti lapidei deteriorati, dei polimeri di sintesi pennellandoli sulle superfici. Molte di queste resine subiscono un parziale degrado chimico o fisico conferendo alla superficie un effetto a chiazze. Obiettivo dei restauratori è rimuovere tali pellicole senza danneggiare l¿opera d¿arte. L¿uso di microrganismi ¿virtuosi¿ risulta particolarmente utile nei casi in cui le tradizionali tecniche di restauro non riescono a dare risultati soddisfacenti. Per la messa a punto della nuova tecnologia, i microrganismi saranno selezionati per l¿efficienza di rimozione dei polimeri sintetici degradati e saranno igienicamente sicuri in conformità con le normative europee vigenti.