PRESUPPOSTI
Sia il ferro che le specie reattive dell¿ossigeno (ROS) hanno un ruolo nella cardiotossicità della doxorubicina (DOX), un effetto che ne limita l¿uso come antitumorale, ma i meccanismi coinvolti sono ancora oscuri. In questo ambito, abbiamo caratterizzato il ruolo delle ROS nell¿alterare l¿espressione di proteine del metabolismo del ferro sia nella linea di cardiomiociti H9c2 (Cancer Res 2001; J Biol Chem 2004) che nel cuore di topi wt e IRP1-/- (J Mol Med in press).
DESCRIZIONE
Nel modello sperimentale delle cellule H9c2 analizzeremo 1) il ruolo dell¿acido 3-metossiftalico (3MF), un nuovo metabolita della DOX a bassa tossicità caratterizzato dal prof. Minotti (J Biol Chem 2004). Poiché risultati preliminari indicano un ruolo della COX-2 nella formazione di 3MF, tratteremo le cellule H9c2 con DOX e con un inibitore specifico della COX-2 e valuteremo gli effetti sia su parametri di vitalità e crescita cellulare che sull¿espressione delle proteine del metabolismo del ferro. 2) il ruolo dell¿eme ossigenasi (HO-1) nell¿apoptosi, uno dei meccanismi di danno attivati dalla DOX. In studi preliminari abbiamo paradossalmente riscontrato in cellule H9c2 trattate con DOX un aumento di ROS ma calo di espressione di HO-1, un marcatore di stress ossidativo. Poiché HO-1 svolge anche azione antiapoptotica, ipotizziamo che il calo di HO-1 sia correlato e possibilmente funzionale all¿innesco dell¿apoptosi. Studieremo quindi le correlazioni fra espressione di HO-1 e vari indicatori di apoptosi. Ulteriori indicazioni verranno ottenute inibendo l¿attività enzimatica o l¿espressione della HO-1 mediante siRNA.
OBIETTIVO
La caratterizzazione del ruolo di un metabolita meno tossico (3MF) quale pathway di salvataggio contro la tossicità da DOX ed una miglior comprensione dei meccanismi di morte cellulare innescati dalla DOX potrebbero dare indicazioni per sviluppare analoghi del farmaco con un miglior rapporto fra efficacia terapeutica ed effetti cardiotossici.