Presupposti - Con l¿incremento dell¿attenzione per la sicurezza alimentare e l¿espansione dei mercati è aumentata la richiesta di determinare l¿origine dei prodotti animali. Un aspetto della tracciabilità è il riconoscimento della razza d¿origine del prodotto. Studi recenti (es. Cornuet et al. - Genetics 1999; Maudet et al. ¿ J. Anim. Sci. 2002) hanno esaminato l¿uso di diversi marcatori genetici per assegnare gli animali alla razza d¿origine, considerando i marcatori come tra loro non correlati, cioè come se segregassero in modo indipendente. Tuttavia l¿indipendenza non c¿è quando i marcatori sono sullo stesso cromosoma.
Obiettivo - Obiettivo è studiare l¿uso di aplotipi di genotipi correlati nelle procedure di tracciabilità. Si tratta di un approccio non analizzato in letteratura e l¿ipotesi di lavoro è quella che tenere conto delle correlazioni tra marcatori potrebbe permettere di aumentare la precisione dei metodi di tracciabilità. L¿uso degli aplotipi potrebbe infatti aumentare il numero degli ¿alleli¿ (ogni distinto aplotipo sarà quindi considerato un ¿allele¿). Il programma è di durata triennale e questa ¿Richiesta 2006¿ si riferisce al 2° anno di ricerca.
Descrizione ¿ Si lavorerà su dati simulati e reali. Per quanto riguarda la simulazione, si studierà l¿uso di marcatori SNP e microsatelliti, trattati sia come aplotipi che come genotipi a segregazione indipendente. Si studierà la tracciabilità della razza d¿appartenenza in funzione del linkage disequilibrium presente nelle razze candidate e della distanza genetica tra queste. Nel primo anno di ricerca è stata sviluppata parte del software per la simulazione e i primi risultati sono di un certo interesse. Per quanto riguarda i dati reali, si utilizzeranno marcatori SNP su 4 razze caprine. L¿ipotesi da testare è, come per la simulazione, se l¿uso degli aplotipi, rispetto a quella dei genotipi, aumenti la capacità di identificare la razza d¿appartenenza dell¿animale/prodotto.