Metodologie bioanalitiche per la valutazione dell¿attività anti-ossidante, anti-enzimatica e della modulazione della sintesi di ossido di azoto di estratti vegetali e/o loro principi attivi
Progetto Questo programma si inserisce in uno studio a livello biochimico-molecolare di estratti/sostanze di origine vegetale in processi biologici diversificati, al fine di individuare candidati di interesse per un loro possibile impiego nel settore farmaceutico e nutraceutico.
In una prima fase si procederà alla valutazione dell'attività antiossidante di diversi estratti vegetali (semi d'uva, carciofo, salice, mirtillo) e/o di loro principi attivi, applicando una serie di tests, da noi ampiamente convalidati, (ORAC, ABTS, FRAP, inibizione della formazione dell¿anione superossido) per selezionare i candidati da sottoporre ad ulteriore indagine.
Nella seconda fase di questi candidati verrà valutata l¿attività inibitoria nei confronti di enzimi coinvolti nei processi proteolitici/idrolitici (collagenasi, elastasi, ialuronidasi e ß-glucuronidasi), nei processi infiammatori (COX-1 e COX-2), nonchè l¿attività di enzimi implicati nei processi di vasodilatazione (NO-sintasi, costitutive ed inducibili).
Per quanto riguarda lo studio dell¿attività antiossidante si procederà, come già svolto in precedenti ricerche, ad una valutazione per gradi di complessità, utilizzando inizialmente modelli cell-free, quindi modelli di membrana artificiali e non (liposomi di fosfatidilcolina, micelle di acidi grassi poliinsaturi, frazioni microsomiali/ mitocondriali epatici di ratto), sistemi cellulari (eritrociti, colture primarie e secondarie di cheratinociti e cellule endoteliali) e infine plasma (ratto, uomo).
L¿attività antiossidante dei prodotti di interesse verrà studiata attraverso un uso concertato di diversi induttori radicalici di natura chimica (azo-iniziatori, idroperossidi), fisica (radiazioni UVB) ed enzimatica (cascata xantina-xantina ossidasi), attraverso l¿impiego di metodologie diversificate (spettrofotometriche, fluorimetriche, LC, LC-MS).
La capacità dei singoli composti naturali di indurre l¿NO sintasi verrà determinata utilizzando modelli di colture cellulari diversificate, e la determinazione del mediatore autocrino mediante analisi in chemiluminescenza, applicando le metodologie già sviluppate per la definizione del destino metabolico dell¿NO in vivo. In parallelo verrà anche determinata l¿espressione dell¿NO sintasi mediante tecniche SDS-PAGE e Western blot.
Infine, una volta delineato il profilo di attività, si procederà a una valutazione dei candidati più promettenti su modelli animali in vivo.