Riflessioni sulla giurisprudenza repubblicana: gli "auditores Servi" e, in particolare, il pensiero di Ofilio.

Scopo della ricerca è indagare i principi fondamentali che contraddistinguono il pensiero di Ofilio, giurista dell'epoca tardorepubblicana. Egli è conosciuto in particolare come uno degli "auditores Servi", ossia gli allievi di Servio Sulpicio Rufo, considerato da Cicerone il più grande giurista romano e contrapposto spesso a Quinto Mucio Scevola. Sia di Servio che di Ofilio non ci sono giunti direttamente frammenti recanti la loro inscriptio all'interno dei "Digesta" di Giustiniano. Tuttavia ci sono pervenuti più di cento frammenti per Servio e circa settanta per Ofilio in cui altri giuristi riportano il loro pensiero. Servio fu celebre per la sua capacità di concedere "responsa" per casi pratici. Scopo della ricerca è, in primo luogo, analizzare con metodo comparativo tutti i frammenti recanti citazione di un'opinione di Ofilio e verificare se egli mostrò la stessa attitudine del maestro e se egli viene spesso nominato in accordo o in disaccordo con lui. La ricerca mostrerà, quindi, quando possibile, in parallelo, i frammenti nei quali si cita la soluzione giuridica proposta da Servio e quelli in cui si cita quella proposta da Ofilio. Ulteriore obiettivo del lavoro è approfondire, tramite l'uso del metodo esegetico,le modalità con cui i giuristi dell'epoca tardorepubblicana riflettevano sugli istituti di diritto sostanziale e processuale di cui si occuparono. Nonostante non manchino studi che in generale si sono occupati della giurisprudenza repubblicana, essi hanno avuto come oggetto aspetti generali della dialettica, retorica e diairetica del tempo, oppure si sono incentrati solo sulle figure di Servio o del suo più noto allievo Alfeno Varo. Manca dunque, finora, una ricerca impostata sia sull'esegesi dei passi in cui si cita Ofilio, sia sul raffronto tra le opinioni del maestro e quelle dell'allievo, progetto auspicabile al fine di intendere maggiormente le linee di pensiero giuridico del I secolo a.C.