In alcuni soggetti (esposti sieronegativi, ESN) non si osserva la comparsa di infezioni da HIV nonostante ripetute e documentate esposizioni al virus.
Fattori genetici in grado di influenzare la risposta immune antivirale e quindi l¿infezione sono stati ampiamente studiati nel modello murino del Friend leukemia Virus (FV). In particolare, è stato dimostrato che un locus mappante sul cromosoma 15 murino (locus Rfv-3) influenza fortemente la persistenza della viremia mediante la produzione di anticorpi citotossici capaci di modulare l¿espressione di antigeni virali sulle cellule infette.
Il nostro progetto di ricerca intende, prendere in considerazione alcuni geni che mappano sul cromosoma 22 (ortologo del cromosoma 15 murino) tra i loci APOL3 e A4GALT, nella regione sintenica al segmento del cromosoma 15 murino dove mappa il fattore di resistenza Rfv-3. Sui geni candidati, scelti in base alla differente frequenza allelica nella popolazione caucasica (SNP Browser ver. 3.0, Applied Biosystems, Foster City, CA), verrà valutata l¿espressione genica (Real-time e microarray) sia in condizioni basali che dopo stimolazione antigenica specifica (miscela di antigeni derivati da Env e gag di HIV). Analisi preliminari hanno già permesso di identificare il tempo di incubazione (6 ore) con antigeni di HIV necessario per indurre l¿espressione dei geni canditati. In particolare, l¿espressione di Rac2, membro della superfamiglia RAS, selettivamente espresso dai linfociti T helper di tipo1, e PSCD4, prodotto da cellule natural killer e linfociti T è risultata significativamente aumentata in PBMC isolate da ESN rispetto ad HIV+. In considerazione del coinvolgimento di Rac2 e PSCD4 nell¿attivazione dei linfociti T ci proponiamo, quindi, di valutare la presenza di eventuali SNPs a carico di questi geni e l¿eventuale condivisione di regioni enhancer/promotrici responsabili dell¿aumentata responsività alla stimolazione con antigeni di HIV.