Effetto dei farmaci usati negli stent medicati sulla funzione endoteliale e stress ossidativo.
Progetto L¿impiego degli stent medicati è da alcuni anni pratica clinica comune nella cardiologia intervenzionale. I farmaci più frequentemente usati negli stent medicati sono stati sono la rapamicina (sirolimus, Cypher stent) ed il paclitaxel (tavolo, Taxus stent).
Recentemente, dopo una sperimentazione clinica intensa su questa nuova tipologia di stent, è emerso un nuovo problema caratteristico degli stent medicati: la trombosi tardiva dopo interruzione della duplice terapia antiaggregante. I risultati dello studio BASKET-LATE (Basel Stent Cost-Effectiveness Trial¿Late Thrombotic Events) suggeriscono che l¿impiego di stent medicati è associato ad una maggiore incidenza di infarto miocardico e di end point composito (morte cardiaca - infarto miocardio) non fatale, eventi da mettere in relazione ad una aumentata incidenza di trombosi tardiva degli stent medicati stessi.
Dal momento che una ritardata endotelizzazione degli stent dopo il loro impianto è la causa più probabile dell¿aumentato rischio di trombosi tardiva, queste evidenze mettono attualmente in discussione la potenziale tossicità endoteliale della rapamicina e del paclitaxel, rispettivamente.
Obiettivo della ricerca qui proposta è valutare l¿effetto della rapamicina e del paclitaxel sulla funzione endoteliale. A tale scopo saranno condotti esperimenti per indagare gli effetti di rapamicina e paclitaxel sul rilassamento endotelio¿mediato di arterie e vene umane e di aorta di ratto, sia in condizioni di base sia dopo incubazione con stimoli proinfiammatori, quali il TNF-alfa. Allo scopo di meglio indagare gli effetti della rapamicina e del paclitaxel sull¿endotelio vascolare, sempre sugli stessi vasi sarà studiato il bilancio pro-antiossidanti, il metabolismo del monossido d¿azoto, anche in presenza di L-arginina esogena.