L¿ampia variazione dei tassi di incidenza dei tumori a livello internazionale suggerisce l¿esistenza di fattori di rischio ambientale e/o legati ad abitudini di vita , potenzialmente evitabili. Il rischio attribuibile (RA), rappresenta la proporzione di casi di una definita patologia,che possono essere evitati, eliminando totalmente dalla popolazione un definito fattore di rischio. Esso è l¿indicatore più comunemente utilizzato per stimare l¿impatto a livello di popolazione di una politica preventiva mirata al controllo di un identificato fattore di rischio. L¿ipotesi multi fattoriale dei tumori, comporta che la somma dei contributi degli RA stimati per ogni fattore singolarmente considerato, raggiunga un valore spesse volte molto superiore a quello ottenuto considerando tutti i fattori congiuntamente. La disponibilità di strategie, per il partizionamento del rischio attribuibile totale, risulta rilevante per ottimizzare politiche di sanità pubblica. Questa ricerca si propone di valutare i diversi metodi di partizionamento di RA legato a diversi fattori di rischio per cancro e di stimare la varianza relativa a RA per ogni singolo fattore. I metodi saranno messi a punto e validati utilizzando dati relativi a studi multicentrici di tipo caso-controllo condotti in Italia negli anni recenti e aventi come scopo lo studio delle relazioni fra abitudini dietetiche e tumori del tratto digestivo e tumore della mammella. Questi data set permetteranno di stimare, per lo specifico della realtà italiana, i rischi attribuibili per questi tipi di cancro legati a consumo di specifici item dietetici ( macro e micro nutrienti), stili di vita, fattori legati alla storia riproduttiva, e storia familiare di tumore. Gli obbiettivi principali della Ricerca sono:
a) Valutare criticamente le procedure di partizionamento di RA proposte in letteratura; b) specificamente per il tumore della mammella, partizionare RA in due componenti: la prima legata a fattori di rischio non modificabili (es: fattori genetici, etc.) e la seconda legata a fattori di rischio potenzialmente modificabili e che sono usualmente legati allo stile di vita (abitudini dietetiche, etc); c) Sviluppare del software per la stima di RA parziale e del corrispondente intervallo di confidenza