Data di Pubblicazione:
2015
Citazione:
Sistemi sanzionatori nazionali ed effettività della disciplina comunitaria / S. Guadagno. ((Intervento presentato al convegno Le Politiche Europee di Contrasto al Lavoro Sommerso tenutosi a Milano nel 2015.
Abstract:
L'applicazione efficace delle norme rappresenta un elemento di importanza cruciale per l’operatività dell'ordinamento giuridico dell'UE, la cui implementazione dipende dagli Stati Membri; a questi ultimi e alle autorità nazionali è imposto di assicurare il rispetto del diritto dell'Unione e di sanzionarne le violazioni. Il rispetto del principio di autonomia implica che gli Stati Membri dispongono di ampia libertà nella selezione e nella determinazione degli strumenti necessari a questi scopi, e crea una sostanziale dicotomia tra l‘applicazione sostanzialmente uniforme della normativa comunitaria nei vari ambiti nazionali e un quadro potenzialmente assai divergente e disarmonico per quel che riguarda i vari regimi di enforcement. Pur se nei vari Stati Membri vengono implementate regole analoghe o identiche, la loro violazione può produrre effetti assai diversi a seconda dei singoli ordinamenti nazionali e può comportare, di conseguenza, una differenziazione dell’efficacia della normativa considerata nei vari Paesi dell’Unione.
Quanto descritto appare di immediata rilevanza per il diritto del lavoro comunitario: la maggior parte della normativa in materia è infatti costituita da direttive che, come noto, sono vincolanti per gli Stati Membri quanto al risultato da raggiungere, ma lasciano alle autorità nazionali la libertà di scegliere la forma e il metodo per perseguire questo obiettivo. Inoltre, pur definendo la legittimità (o meno) di determinati comportamenti, o prevedendo la protezione di specifiche situazioni, le discipline comunitarie in questione non stabiliscono di norma le regole relative a strumenti sanzionatori e procedure attraverso i quali dare piena effettività al loro contenuto, rimandando nella maggior parte dei casi all’ordinamento interno; di conseguenza l’effetto prodotto è quello di un’armonizzazione a livello della disciplina sostanziale ma non di quella sanzionatoria.
La mancata armonizzazione in materia, indipendentemente dagli obiettivi perseguiti con l’uso delle forme di lavoro sommerso, può comportare una rilevante diversificazione
dei gradi di tutela e dei meccanismi preventivi e sanzionatori tra i vari Paesi dell’Ue, limitando in questo modo la portata e l’efficacia delle indicazioni elaborate a livello comunitario. Inoltre, con specifico riferimento ai singoli ambiti nazionali, se il sistema dei controlli appare poco incisivo o inefficiente, la propensione ad utilizzare forme di lavoro parzialmente/totalmente sommerso può trovare spazio e comportare altresì l’emersione di specifiche forme di elusione e di law shopping intracomunitario in materia di controlli e sanzioni.
In ambiti come quello della regolazione dei mercati finanziari e del diritto ambientale, l’attività normativa delle istituzioni comunitarie è riuscita a produrre non solo
un quadro tendenzialmente armonizzato non solo di norme prudenziali e specifiche regole di condotta per gli attori, ma anche da un migliorament della stabilità e omogeneità del monitoraggio e dell’applicazione delle sanzioni tramite il coinvolgimento ed il coordinamento dell’azione delle autorità nazionali preposte all’attività preventiva e sanzionatoria con l’intervento delle autorità di vigilanza istituite a livello comunitario e attraverso interventi armonizzatori diretti ad istituire un livello sanzionatorio minimo rispetto a determinate attività poste in essere in violazione della normativa comunitaria, ivi compresa la previsione dell’introduzione negli ordinamenti nazionali della possibilità di pene detentive nelle ipotesi più gravi di abuso; per quanto riguarda la politica sociale, le normative comunitarie basate sull’art. 153 TUE che contengono riferimenti alle sanzioni pr
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Keywords:
Sanzioni; lavoro sommerso; distacco; Enforcement Directive; CGUE; lavoro a termine
Elenco autori:
S. Guadagno
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