Barriere e facilitatori all'implementazione dei sistemi di supporto decisionale computerizzati in ospedale: uno studio "grounded theory"
Articolo
Data di Pubblicazione:
2015
Citazione:
Barriere e facilitatori all'implementazione dei sistemi di supporto decisionale computerizzati in ospedale: uno studio "grounded theory" / E.G. Liberati, L. Galuppo, M. Gorli, M. Maraldi, F. Ruggiero, M. Capobussi, R. Banzi, K. Kwag, G. Scaratti, O. Nanni, P. Ruggieri, H. Polo Friz, C. Cimminiello, M. Bosio, M. Mangia, L. Moja. - In: RECENTI PROGRESSI IN MEDICINA. - ISSN 0034-1193. - 106:4(2015 Apr), pp. 180-191. [10.1701/1830.20032]
Abstract:
I sistemi di supporto decisionale computerizzati (SSDC) collegano le informazioni specifiche di ogni paziente alle evidenze scientifiche disponibili in selezionate banche dati, offrendo un immediato supporto ai clinici durante i processi decisionali. Diversi studi suggeriscono che i SSDC hanno la potenzialità di migliorare l’efficienza e la qualità delle cure. Tuttavia, la loro disponibilità nei contesti di cura non ne garantisce l’adozione in pratica. Il presente studio qualitativo è finalizzato a esplorare le barriere e i facilitatori all’adozione dei SSDC così come percepiti dal personale ospedaliero chiamato a farne uso. Metodi. I dati empirici sono stati raccolti attraverso interviste qualitative semi-strutturate, condotte e analizzate secondo il metodo grounded theory. La rilevazione ha coinvolto tre ospedali del Nord Italia, caratterizzati da diversi livelli di familiarità con i SSDC. Le interviste (n=24) sono state sottoposte a diverse figure professionali: medici, infermieri, membri dello staff IT (Information Technology) e membri delle direzioni ospedaliere. Risultati. L’adozione dei SSDC si configura come processo articolato in sei “posizionamenti”, che rappresentano sei possibili esperienze di utilizzo dei SSDC: a un estremo, il sistema è percepito come un oggetto minaccioso e incontrollabile e, all’estremo opposto, come uno strumento a servizio dei clinici. I primi posizionamenti sono connotati da ostacoli rappresentazionali mentre i posizionamenti più vicini all’utilizzo sono connotati da gli ostacoli tecnici . Discussione. Il modello consente a decisori e manager di collocare i propri contesti di riferimento in uno (o più) dei posizionamenti descritti, “diagnosticando” così il rispettivo livello di maturità nei confronti dei SSDC e identificando le leve su cui agire per avvicinarsi a un’integrazione soddisfacente dei SSDC. I risultati sono discussi anche alla luce degli attuali trend innovativi in sanità, consentendo alcune riflessioni riguardo allo status quo e al potenziale di sviluppo degli ospedali italiani.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Computerized Decision Support Systems; Evidence-based medicine; Grounded theory; Healthcare professions; Interviews; Perceptions
Elenco autori:
E.G. Liberati, L. Galuppo, M. Gorli, M. Maraldi, F. Ruggiero, M. Capobussi, R. Banzi, K. Kwag, G. Scaratti, O. Nanni, P. Ruggieri, H. Polo Friz, C. Cimminiello, M. Bosio, M. Mangia, L. Moja
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