Valutazione preliminare dell'applicabilità di tecniche di lavorazione a caldo alla produzione di compresse convenzionali
Abstract
Data di Pubblicazione:
2014
Citazione:
Valutazione preliminare dell'applicabilità di tecniche di lavorazione a caldo alla produzione di compresse convenzionali / A. Melocchi, G. Loreti, A. Foppoli, A. Maroni, A. Gazzaniga, L. Zema - In: Atti del 54° Simposio AFI[s.l] : Tipolitografia Manfredi, 2014 Jun. (( Intervento presentato al 54. convegno AFI tenutosi a Rimini nel 2014.
Abstract:
Il trasferimento all’industria farmaceutica del sistema di produzione in continuo (Continuous Manufacturing, CM) rappresenta una delle attuali linee di ricerca più innovative ed ambiziose. Tale approccio consentirebbe di ridurre costi e tempi di sviluppo dei medicinali evitando da un lato l’interruzione, la riconfigurazione e la convalida tra lotti successivi, così come le operazioni di scale-up, e garantendo, dall’altro, un sensibile incremento dell’efficienza grazie al monitoraggio in tempo reale del processo e della qualità del prodotto. Nell’unico esempio di impianto totalmente in continuo, dalla sintesi del farmaco allo sviluppo della forma di dosaggio, realizzato all’interno dei laboratori del Massachusetts Institute of Technology, è stata solo recentemente dimostrata la possibilità di ottenere una forma finita contenente un principio attivo modello mediante estrusione a caldo (Hot Melt Extrusion, HME) e stampaggio ad iniezione (Injection Molding, IM) [1,2]. Queste tecniche che, tra le poche, soddisfano le necessità del CM, sono tuttavia ancora scarsamente utilizzate in campo farmaceutico e proposte quasi esclusivamente per la realizzazione di drug delivery systems. Scopo del presente lavoro è stato quindi la valutazione delle potenzialità di tecniche di lavorazione a caldo, quali HME e IM, per la produzione di compresse a pronto rilascio (convenzionali), alla cui dimostrazione di fattibilità e più ampia applicabilità è strettamente legato il successo del CM.
È stato preliminarmente condotto uno screening di veicoli polimerici termoplastici basato sulla valutazione della lavorabilità del materiale e della performance del prodotto estruso/stampato in termini di perdita di massa. Sono stati investigati sia polimeri solubili, comunemente impiegati per la realizzazione di dispersioni solide via HME o di rivestimenti cosmetici, sia diluenti tradizionali quale l’amido la cui termoplasticità, quando estruso in particolari condizioni di temperatura e umidità, è già stata ampiamente dimostrata. È stato anche preso in considerazione un derivato dell’amido (sodio amido glicolato), impiegato come superdisgregante in forme solide e mai lavorato per HME o IM, che si è dimostrato anch’esso termoplastico ed in grado di mantenere il proprio potenziale disgregante dopo lavorazione a caldo. Con la maggior parte dei polimeri testati è stato sufficiente individuare le corrette condizioni di plasticizzazione (tipo e quantità di plasticizzante) per ottenere prototipi di compresse estruse o stampate. Da questo punto di vista le tecniche di HME e IM potrebbero favorire un’importante semplificazione formulativa rispetto all’allestimento tradizionale di compresse mediante compattazione di polveri. Dalla fase di screening sono stati individuati due materiali particolarmente promettenti, l’idrossipropilcellulosa (HPC) e il sodio amido glicolato (EXPCLV) caratterizzati da un diverso comportamento di interazione con i fluidi acquosi, l’uno di graduale solubilizzazione e l’altro di disaggregazione o erosione. Allo scopo di aumentare la velocità di perdita di massa dei prototipi di compresse placebo realizzati mediante HME o IM, sono stati allestiti materiali compositi a base di HPC o EXPCLV contenenti possibili modificatori di rilascio (eccipienti solubili, insolubili, disgreganti ed effervescenti). I risultati ottenuti sono stati in generale molto incoraggianti; le formulazioni a base di EXPCLV si sono dimostrate particolarmente promettenti in virtù della evidente tendenza all’erosione. È stato infine approcciato il problema dell’introduzione del principio attivo nella formulazione di compresse, tenendo conto delle sue caratteristiche di solubilità e del comportamento alle temperature di lavorazio
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Elenco autori:
A. Melocchi, G. Loreti, A. Foppoli, A. Maroni, A. Gazzaniga, L. Zema
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Titolo del libro:
Atti del 54° Simposio AFI