Soluzioni Sostenibili per l'Agricoltura di Precisione in Lombardia: irrigazione e fertilizzazione rateo-variabile in maidicoltura e viticoltura (SOS-AP)
Progetto Il miglioramento dell’uso delle risorse idriche è un tema cruciale in agricoltura, specialmente dove il settore ha un’importante valenza economica ed utilizza ingenti volumi idrici. La corretta gestione della fertilizzazione azotata è un tema altrettanto importante, in quanto l’azoto è tra i principali fattori produttivi la cui scorretta gestione provoca danni economici e ambientali. Per fronteggiare queste problematiche, uno degli approcci che di recente ha destato maggiore interesse è quello proposto dall'Agricoltura di Precisione (AP), che mira a supportare gli agricoltori nella gestione ottimale degli input di produzione. La grande attenzione all’AP si è dimostrata negli ultimi anni con la crescente offerta di servizi proposti alle aziende agricole per la gestione rateo variabile (VR) degli input.
Tuttavia, proprio le difficoltà nella valutazione dei benefici ottenibili con gli strumenti dell’AP da parte degli agricoltori sono ad oggi il principale limite all’introduzione di queste innovazioni in agricoltura. In tale contesto, il progetto SOS-AP vuole dimostrare e diffondere le tecniche dell’AP ai sistemi maidicoli e viticoli lombardi, due comparti cruciali per l’economia regionale e caratterizzati da una redditività molto differente.
La maidicoltura lombarda presenta aspetti che si prestano agli approcci di PA, come le ampie superfici coltivate e l’alta propensione alla meccanizzazione: le prime favoriscono il monitoraggio dei campi attraverso l’uso di immagini satellitari, mentre la diffusa meccanizzazione renderebbe possibile l’attuazione sito-specifica delle differenti prescrizioni d’uso degli input agronomici. Inoltre, l’efficienza d’uso degli input potrebbe essere incrementata utilizzando sistemi di monitoraggio e simulazione del bilancio idrico e di azoto, per supportare le decisioni gestionali (SSD). La bassa redditività della maidicoltura rappresenta ad oggi il principale limite all’introduzione dell’AP nel settore. Diversamente, in viticoltura la qualità delle uve è fortemente connessa alla gestione degli input e la redditività relativamente elevata della coltura rende economicamente sostenibili nel mediolungo periodo gli investimenti in tecnologie. Per questi motivi, il settore ha dimostrato sin dai primi sviluppi dell’AP una propensione all’investimento ed alla ricerca per ottimizzare l’uso dell’acqua e dell’azoto. Le dimostrazioni di SOS-AP saranno condotte in campi pilota (uno per settore produttivo) e i risultati saranno estesi alla scala aziendale, per supportare riflessioni e decisioni in merito alla sostenibilità ambientale ed economica delle innovazioni proposte da parte di diversi soggetti (agricoltori, tecnici e ricercatori di aziende private e istituzioni pubbliche, associazioni degli agricoltori, consorzi irrigui e di bonifica, decisori politici). Per il comparto maidicolo, si dimostrerà l’irrigazione VR con un pivot in grado di variare la piovosità in base alle caratteristiche del suolo modificando la velocità di avanzamento del braccio articolato. La gestione dell’input irriguo sarà dunque differenziata su settori circolari, con un investimento economico per adeguare gli impianti preesistenti minore di quello necessario ad attuare un vero “controllo per zone” che richiederebbe la gestione indipendente dei singoli ugelli. Per il comparto viticolo, si dimostreranno l’irrigazione e la fertirrigazione VR tramite un impianto a goccia suddiviso in diversi settori, in grado di gestire in modo indipendente l’irrigazione e la fertirrigazione in porzioni di campo con suoli differenti. In entrambi i campi pilota, la gestione dell’irrigazione VR sarà dimostrata usando le mappe di prescrizione statiche e aggiustandole, nel corso della stagione agraria, tramite un modello di bilancio idrologico (IDRAGRA). Sull’intera superficie delle aziende pilota, si effettueranno: i) il monitoraggio dei suoli con sensori geof